CEFALÙ, IL FASCINO DELLA SICILIA NORMANNA
Da buona siciliana, non poter tornare a casa in questo periodo, è un duro colpo al cuore… Segregata in casa a Milano, immagino il momento in cui sarò finalmente in spiaggia a riprendermi la mia libertà. Nel frattempo, la mia mente viaggia alla scorsa estate… Se ancora non mi conosci, sono di Milazzo e da qui è possibile raggiungere in un’ora e mezza Cefalù. Così l’anno scorso, non essendoci mai stata, ho deciso di passare una giornata in questo splendido borgo marinaro.
Di recente Cefalù è entrata a far parte dal Patrimonio dell’Umanità UNESCO, nell’ambito dell’itinerario arabo – normanno, che comprende anche Palermo e Monreale.
Inutile dirti che pullula di turisti, ma vale comunque la pena spendere 1 o 2 giorni in questo piccolo borgo. Ovviamente le spiagge e il mare sono incantevoli, d’altronde siamo in Sicilia, anche il cibo fa la sua parte. Quindi se ti stai chiedendo cosa vedere, oltre ad andare al mare e a mangiare, sei nel posto giusto.
ALLA SCOPERTA DEL BORGO MARINARO
Scelta dal regista Tornatore per una delle scene più suggestive di “Nuovo cinema Paradiso”, Cefalù incarna a pieno lo spirito siciliano d’altri tempi. Sembra che il tempo si sia fermato, sarà anche questo che attira i turisti, ma anche il fatto di essere incastonata in uno scenario unico, con la rocca che le fa da cornice, le case a picco sul mare turchese, gli stretti vicoli e i panni appesi.
COSA FARE E VEDERE A CEFALÙ
Camminando per via Vittorio Emanuele, non potrai fare a meno di imbatterti nel Lavatoio Medievale. Una targa posta all’ingresso riporta la seguente frase :
“Qui scorre Cefalino, più salubre di qualunque altro fiume, più puro dell’argento, più freddo della neve”.
Infatti la leggenda narra che Cefalino, fiume che ormai scorre sotto gli edifici, fu generato dalle lacrime incessanti di una ninfa pentita di avere punito con la morte il tradimento del suo amato, generando un fiume dalle mille proprietà.
Le lavandaie hanno continuato ad utilizzare le vasche fino al secolo scorso, in memoria delle antiche abitudini siciliane. Immagino ancora, chiudendo gli occhi e magari estraniandomi un attimo dalla realtà, il riecheggiare delle voci delle donne che erano solite recarsi al Lavatoio per pulire i panni sporchi.
Immancabile una visita al Duomo di Cefalù, d’altronde sono qui anche per questo. È entrato a far parte del Patrimonio Unesco nel 2015. La sua maestosa struttura normanna, si trova in una posizione strategica, con la rocca che le fa da sfondo, dall’alto dei suoi scalini sembra dominare la piazza. Secondo una leggenda popolare, fu eretta da Ruggero II, re di Sicilia, che scampato ad una tempesta in mare fece il voto di innalzare, nel 1131, un tempio maestoso al Salvatore.
A colpire maggiormente sono i mosaici bizantini dell’abside conservati perfettamente, che con tutto il loro splendore, aiutano ad illuminare l’ambiente. Così come la Cappella Palatina di Palermo e il Duomo di Monreale, anche qui i mosaici dovevano ricoprire l’intero edificio. Purtroppo i lavori non sono mai stati portati a termine.
Ma non finisce qui. Ad attirare maggiormente gli appassionati d’arte è il Ritratto d’ignoto marinaio o Ritratto d’uomo di Antonello da Messina, custodito all’interno del Museo Mandralisca. Il dipinto, venne acquistato dal barone Mandralisca a Lipari e si racconta che lo trovò utilizzato come sportello in un mobile da farmacia. Per anni c’è stato il dibattito tra gli studiosi se fosse o no un marinaio, un barone o un uomo facoltoso, ma recentemente sono stati in grado di ipotizzare l’identità dell’uomo, grazie ad un sigillo posto sul retro del dipinto. L’identità, sarebbe stata attribuita nel 2017, al segretario e precettore di Ferdinando il cattolico, vescovo di Cefalù. Famoso sia per la sua controversa storia, sia per il suo sguardo e sorriso enigmatico, e devo confessarti che lo trovo molto inquietante.
Cefalù è un posto unico, dal fascino antico, grazie anche a tutte le leggende che le hanno conferito un’aura magica e un fascino misterioso. Sarà anche questo che attira ogni anno viaggiatori da tutto il mondo.
Non ti resta quindi, che assaporare tutta la sua magica atmosfera cercando la Porta Pescara, unica porta superstite tra le quattro, che consentiva l’accesso in città dalla cinta muraria. Affacciati e goditi il caratteristico quartiere dei pescatori. Al tramonto ti consiglio una passeggiata fino al Bastione di Capo Marchiafava, dove è possibile ammirare Cefalù e la sua costa in tutta la loro bellezza. Abbandonati ad un giro senza meta, vivi Cefalù come un abitante del piccolo borgo. Fermati a parlare con i pescatori intenti a rammendare le loro reti, avranno molto da raccontarti. Lasciati guidare dai colori e dai profumi e non dimenticarti di non andar via senza aver assaggiato un piatto di pasta a taianu.
Porticciolo dei pescatori Tramonto dal Bastione di Capo Marchiafava
Per godere di un panorama unico della costa, e magari fare un bagno nelle acque cristalline della zona, ti consiglio un tour in barca in totale tranquillità e lontano dalle spiagge affollate. Per scoprire il tour lungo la costa, con aperitivo a bordo clicca qui.
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Carlotta
Non sono mai stata a Cefalù ma le tue foto fanno proprio sognare!!
Annalisa Trevaligie-Travelblog
La Sicilia è un isola che mi stregata sin da subito. Solare, gioviale, ricca di storia… purtroppo non siamo riusciti ad arrivare a Cefalù. ma abbiamo messo subito in conto una nuova escursione sull’isola appena possibile.
Arianna
Non l’ho mai visitata ma deve essere bellissima come tutta la Sicilia, spero di organizzare presto!
Eliana
Questo inverno per Capodanno ritornerò finalmente in Sicilia e una tappa a Cefalù la voglio proprio fare! E poi adoro i Normanni, non posso farmela sfuggire in questa occasione!
alessia
Assolutamente! In inverno ha tutto un’altro fascino… Fammi sapere se ti piace!
Daniela
che città meravigliosa dev’essere! Io non l’ho mai vista purtroppo ma questo incredibile mix tra mare, architettura e cultura sembra davvero perfetto! La Sicilia non delude mai!
alessia
Se ti capita di organizzare un viaggio in Sicilia, Cefalù è una tappa da prendere in considerazione!