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Terrazza di fronte alla villa

Sei mai stato sul Lago di Como? Conosciutissimo e amato da autoctoni e turisti, il lago regala meravigliosi scorci da ogni sua riva. Oggi ti porterò nei Giardini di Villa Melzi d’Eril a Bellagio e faremo insieme un’incantevole passeggiata in mezzo alla natura.

Giardini di Villa Melzi
Scorcio dei Giardini di Villa Melzi – ©CS

GIARDINI DI VILLA MELZI: UN PO’ DI STORIA

I Giardini di Villa Melzi d’Eril, tra i più bei giardini d’Italia e d’Europa, si estendono lungo la riva est/ovest del lago di Como, a Bellagio, armoniosamente inseriti nel paesaggio collinare tra i due rami del Lario.

Questo meraviglioso complesso fu realizzato tra il 1808 e il 1810 su volontà di Francesco Melzi d’Eril, duca di Lodi, vicepresidente della Repubblica Italiana di Napoleone e, successivamente, Gran Cancelliere del Regno Italico. Francesco Melzi d’Eril affidò l’incarico della progettazione della Villa e dei Giardini all’architetto e ornatista Giocondo Albertolli, grande esponente del Neoclassicismo. Egli immaginava la realizzazione di una villa sobria ed elegante, con linee e volumi semplici che mettessero in risalto il meraviglioso paesaggio circostante.

Melzi d’Eril vi risiedette fino al termine della sua carriera politica, dopodiché ne fece la sua residenza estiva fino alla morte, avvenuta nel 1816.

Per l’apporto di insigni artisti e tecnici e per lo speciale accordo che si era instaurato con Francesco Melzi, la villa e il giardino furono un luogo di rara armonia, celebrato, tra gli altri, da Stendhal, che ne descrisse la bellezza in Rome, Naples, Florence nel 1817.

GLI ARTISTI CHE PRESERO PARTE AI LAVORI

Oltre ad Albertolli, contribuirono alla decorazione e all’arredamento della villa i pittori:

  • Andrea Appiani
  • Giuseppe Bossi
  • Alessandro Sanquirico

Gli scultori:

  • Antonio Canova
  • Giambattista Comolli
  • Pompeo Marchesi
  • il bronzista Luigi Manfredini

I giardini all’inglese, arricchiti da sculture, furono progettati dall’architetto Luigi Canonica e dal botanico Luigi Villoresi, entrambi responsabili della sistemazione del parco della Villa Reale di Monza.

COME MAI LA SCELTA DI BELLAGIO?

Questo bel borgo, ubicato sul promontorio che divide i due rami del lago di Como, ha sempre goduto di uno speciale favore ospitando numerose ville e giardini che l’hanno arricchito con la loro architettura, arte e natura ricreata.

Nel periodo Napoleonico, Bellagio fece parte del Dipartimento del Lario, creato nel 1797. Esso stava dunque vivendo una interessante parte di ammodernamento e sviluppo che molto probabilmente spinse Francesco Melzi d’Eril a costruire la sua residenza di villeggiatura nei dintorni di Bellagio.

VISITA AI GIARDINI DI VILLA MELZI D’ERIL

Approfittando della compagnia dei miei genitori, ho deciso di portarli fuori Milano per visitare nuovi posti.

Non avendo più di un giorno a disposizione, la scelta di Bellagio si è rivelata ideale. Essa dista infatti circa un’ora e mezza di macchina dalla città, e abbiamo potuto raggiungerla facilmente. Inoltre, quando ho saputo che i Giardini di villa Melzi d’Eril erano aperti anche agli amici a quattro zampe, sono stata più che felice di poterli visitare con il mio cagnolino!

Il costo del biglietto è di 8 euro a persona e potrai organizzare la tua visita in totale libertà. Infatti potrai uscire ed entrare quando vuoi, ovviamente rispettando gli orari di visita. Potrai dunque uscire e pranzare vista lago nell’incantevole centro di Bellagio per poi tornare nei giardini e concederti un’ulteriore passeggiata!

Purtroppo, la villa, perfetta espressione dello stile neoclassico, non è accessibile al pubblico poiché è proprietà privata. Essa è però circondata da incantevoli giardini dove potrai ammirare statue classicheggianti e piante secolari ed esotiche. La passeggiata vista lago lungo il viale dei platani, la cappella affacciata sul porticciolo di Loppia e il padiglione museo nell’arancera adiacente alla villa ottocentesca, si ispirano anch’essi ai canoni eleganti ed equilibrati dell’arte neoclassica.

Potrai anche visitare due piccoli musei all’interno dei giardini dei quali ti accennerò a breve.

IL PERCORSO DELLA VISITA

Il giardino all’inglese di Villa Melzi si sviluppa armonicamente lungo le rive del lago.

La realizzazione di un tale giardino implicò notevoli interventi sulla conformazione del terreno e la realizzazione di imponenti muri di sostegno. Questa ambientazione è impreziosita da monumenti, cimeli, rare piante esotiche, alberi secolari, siepi di camelie, boschi di azalee e rododendri giganti che costituiscono uno straordinario insieme in cui lo stile neoclassico tocca una delle sue vette più alte.

Prima di giungere alla villa percorrerai un viale alberato all’ombra dei platani tagliati ad ombrello. Questo per permettere di godere una passeggiata limitando la talvolta eccessiva calura estiva.

Giardini di Villa Melzi
Viale dei Platani – ©CS

Giunti alla grande terrazza che fronteggia la villa ammirerai il paesaggio del centro lago e l’armonia e la sobrietà dell’edificio a cui si accede tramite una scenografica scalinata. Sui lati del terrazzo noterai quattro austeri leoni e due statue in marmo raffiguranti Apollo e Meleagro. Nei pressi della dimora lo spazio è invece dominato dall’imponente gruppo scultoreo di Giovanni Battista Comolli, raffigurante Beatrice che consola Dante indicandogli la Giustizia superiore.

Il lato sud della villa era una volta collegato con il terrazzo antistante la serra, destinata un tempo ad ospitare gli agrumi, situata a nord dell’edificio. Questa costruzione, oggi un padiglione indipendente aperto al pubblico adibito a museo, ospita la collezione Archeologica Gallarati Scotti e i suoi antichi reperti e cimeli napoleonici.

La cappella, sul limite del giardino, ha le forme di un tempietto neoclassico ed è decorata all’interno con stucchi e dipinti di Giuseppe Bossi. L’edificio venne eretto tra il 1815 ed il 1820 sempre sui disegni dell’architetto Albertolli.

La cappella di Villa Melzi
Cappella di Villa Melzi – ©CS

LE PARTI PIÙ BELLE DELLA VISITA

Quando ti troverai lì, probabilmente non seguirai alcun itinerario ma ti farai attrarre dalle colline che si susseguono con le loro magnifiche piante. Rimarrai un po’ al fresco vicino al laghetto in compagnia delle anatre e del sottofondo piacevole dello scroscio dell’acqua.

Sembrava davvero di essere in un’oasi lontana dalla città e dalla vicina strada.

Tra le numerose specie di piante presenti, mi ha incuriosito particolarmente il gruppo di alberi provenienti dalla Florida che noterai accanto ad un affaccio sul lago.

Inoltre, è stato interessante visitare il piccolo Museo Lodovico Gallarati Scotti in cui si possono scoprire molte curiosità sulla villa, sul fondatore e sulla villeggiatura dell’epoca. Oltre che ammirare gli abiti della servitù, dei marinai e degli stessi proprietari.

Museo Lodovico Gallarati Scotti
Museo Lodovico Gallarati Scotti – ©CS

Per non parlare della collezione archeologica dove sono esposti alcuni “falsi d’autore” di arte etrusca, realizzati a fine Ottocento. Questi possono essere ricondotti all’attività di famose botteghe antiquarie che operavano a Roma e in Italia centrale tra Ottocento e Novecento.

Ah dimenticavo! Tra i cimeli presenti nei giardini, potrai ammirare una gondola veneziana trasportata a Bellagio per volere di Napoleone e due preziose antiche statue egizie.

Buona visita! 🙂

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