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Palazzo Borromeo

Hai mai fatto una gita in giornata sul lago Maggiore? Oggi ti porterò su due delle sue tante isole, in particolare sull’Isola Bella ad esplorare le bellissime stanze e i paradisiaci giardini del Palazzo Borromeo.

Lago Maggiore
Lago Maggiore – ©CS

Il lago Maggiore è uno dei più bei laghi italiani che ha incantato grandi artisti italiani e stranieri che vi hanno soggiornato. Esso è ritenuto il più esteso tra tutti i laghi prealpini. Il nome “Maggiore” deriva proprio da questo motivo. Circondato da rilievi e colline che lo riparano dai freddi venti nordici, il lago è di origine glaciale e le sue sponde bagnano Lombardia, Piemonte e Svizzera.

Io mi sono avvicinata per la prima volta alle sue sponde nell’estate 2019. Non negherò che ciò che più mi ha attirato sono state le bellissime immagini delle sue isole che vedevo sul web. Esse sono ben 11, di cui 8 in Piemonte e 1 in Lombardia.

Le più famose si trovano tra Stresa e Verbania. L’arcipelago delle Isole Borromee, infatti, comprende:

  • l’Isola Madre
  • Isola Bella
  • Isola dei Pescatori

Oggi ti parlerò dell’Isola dei Pescatori ma soprattutto dell’Isola Bella e il suo Palazzo Borromeo.

LAGO MAGGIORE: COME ARRIVARE DA MILANO

Una bella giornata di giugno, io e due miei amici abbiamo deciso di fare una gita sul lago Maggiore. Siamo partiti dalla stazione di Milano Centrale e siamo saliti su un treno regionale che ci ha portato, dopo alcune fermate intermedie, alla stazione di Stresa. Da qui, abbiamo raggiunto Piazzale Lido, il molo dove attraccano le barche che ti portano sulle isole, che dista solo una decina di minuti a piedi.

Una volta arrivati al Piazzale, dopo una bella passeggiata tra i vicoletti del paesino, abbiamo acquistato il biglietto andata e ritorno che comprendeva l’attracco sull’Isola dei Pescatori e successivamente sull’Isola Bella.

Per il costo del biglietto e le combinazioni puoi dare un’occhiata qui, anche se noi abbiamo deciso una volta arrivati sul posto 🙂

Isola dei Pescatori
Isola dei Pescatori dal traghetto – ©CS

L’ISOLA DEI PESCATORI

Una volta saliti sul traghetto, la prima tappa è stata l’Isola dei Pescatori. Questa isola è detta anche Isola Superiore per la posizione più a nord rispetto alle altre isole del golfo.

A mio avviso è anche la più pittoresca delle Isole Borromee! Nonchè l’unica a essere stabilmente abitata.

Il suo piccolo e antico borgo è caratterizzato da stretti vicoli. Noi siamo stati incantati dalle sue tipiche abitazioni a più piani. I loro lunghi balconi sono adibiti all’essiccamento del pesce: gli abitanti dell’isola, infatti, vivono principalmente di pesca e di turismo.

Qui si trovano ristorantini e negozietti tipici dove è possibile gustare piatti a base di pesce appena pescato. Noi però abbiamo mangiato sull’isola successiva, visto che non era ancora ora di pranzo.

Sull’isola è presente la bella Chiesa di San Vittore, eletta a monumento nazionale. Essa conserva tuttora l’originario abside con finestre monofore risalente all’Undicesimo secolo. Al suo interno è conservato un affresco cinquecentesco raffigurante Sant’Agata, oltre ad alcune tele seicentesche. Inoltre, noterai anche i busti in legno degli apostoli Pietro e Andrea, patroni dei pescatori.

Dopo un bel giretto tra le sue viuzze, abbiamo lasciato quest’isola per imbarcarci sul traghetto che ci avrebbe portato a quella successiva.

Vicoli Isola dei Pescatori
Tra i Vicoli dell’Isola dei Pescatori – ©CS

CURIOSITÀ

Nel 1935 Mussolini e gli altri protagonisti della Conferenza di Stresa optarono per un fuori programma sull’isola, attratti dal desiderio di gustarne il piatto più celebre: il pesce persico.

Piazzetta sull'isola dei Pescatori
Piazzetta sull’isola dei Pescatori – ©CS

PALAZZO BORROMEO SULL’ISOLA BELLA

Appena arrivati sull’Isola Bella ci siamo subito trovati di fronte il maestoso palazzo. Continuando a godere della vista delle colline verdeggianti circostanti, ci siamo incamminati verso la biglietteria per iniziare la nostra visita al palazzo. Se preferisci puoi acquistare i biglietti online in modo da saltare eventuali code.

Isola Bella
Sull’isola Bella – ©CS

ISOLA BELLA: UN PO’ DI STORIA

Quella che è attualmente conosciuta come Isola Bella, una volta si chiamava semplicemente “isola inferiore” o “isola di sotto”. Essa era poco più di uno scoglio ospitante un villaggio di pescatori che vi aveva costruito alcune piccole chiese. I Borromeo erano già proprietari dell’Isola Madre dal 1501.

Nel 1632 Carlo III Borromeo decise di intraprendere la costruzione di un palazzo per la moglie Isabella d’Adda. Egli assegnò i lavori all’ingegnere milanese Angelo Crivelli, aiutato da altri artisti quali Pietro Antonio Barca e Francesco Maria Ricchino.

Verso la metà del secolo il cantiere subì una battuta d’arresto a causa dell’epidemia di peste che imperversava nel Ducato di Milano. Soltanto negli ultimi decenni del Seicento i lavori ripresero grazie al figlio di Carlo, Vitaliano VI, considerato il fondatore dell’Isola Bella. Egli, con l’aiuto del fratello, diede una decisiva spinta alla costruzione del palazzo Borromeo e di tutti i sontuosi giardini a cui lavorò anche Vismara. La villa divenne presto nota negli ambienti d’élite europei e iniziarono le celebrazioni di feste e cerimonie a cui partecipavano ospiti provenienti da tutto il vecchio continente.

I lavori che hanno portato all’attuale assetto si susseguono senza interruzione anche successivamente durante tutto il Settecento e l’Ottocento, fino ad arrivare al 1948 quando con Vitaliano IX Borromeo vengono costruiti il Salone Nuovo, la facciata settentrionale e il grande molo.

Interni del Palazzo Borromeo
Interni del Palazzo Borromeo – ©CS

CURIOSITÀ

  • Nel 1671 vennero inaugurati anche i giardini e si procedette ad una veloce ristrutturazione, che diede all’isola la forma di una nave, dove il palazzo Borromeo era la prua e i giardini costituivano la poppa.
  • L’isola Bella rimase celebre negli ambienti più illustri, ospitando frequentemente anche ospiti di prestigio, come testimonia la stanza del palazzo dedicata a Napoleone in stile impero. Le grotte che compongono i piani sotterranei del palazzo furono fonte di ispirazione anche per Stendhal, noto scrittore francese.
Giardini di Palazzo Borromeo
Giardini di Palazzo Borromeo – ©CS

VISITA AL PALAZZO BORROMEO

Le sale principali sono tutte al primo dei quattro piani che costituiscono l’edificio. Esse si snodano attorno al Salone da Ballo, la cui copertura a cupola e le decorazioni sono state ultimate, sulla base del progetto originale, solo tra il 1948 e il 1959.

Palazzo Borromeo
Salone principale – ©CS

Sul piano nobile, ambiente deputato al ricevimento e alla rappresentanza, abbiamo visitato queste bellissime stanze:

  • la neoclassica sala da ballo, detta anche Sala delle Colonne;
  • la Sala della Musica che deve il nome ai preziosi strumenti musicali esposti;
  • la Sala delle Medaglie, dove vengono conservate dieci medaglie in legno dorato rappresentanti gli avvenimenti più importanti della vita di San Carlo Borromeo;
  • la Galleria degli Arazzi dove vengono custoditi sei preziosi arazzi di manifattura fiamminga del Cinquecento che probabilmente appartennero al cardinale Giulio Raimondo Mazzarino. La sua copertura a botte è davvero bella: è decorata da rosoni d’oro su fondo bianco. Anticamente, per lo svago di proprietari e ospiti, vi era anche un teatro, in seguito distrutto, dove venivano rappresentate commedie e drammi.

Infine, scendendo una scala elicoidale seicentesca, ci siamo ritrovati nelle grotte artificiali.

Ciò che mi ha stupito di questi ambienti sono le loro decorazioni dettagliate e meticolose che ricordano ambienti marini. Esse sono infatti totalmente rivestite da pietre bianche e nere, schegge di tufo e conchiglie, spesso molto grandi. Statue, busti e teche contenenti gli oggetti più disparati, come coralli, ceramiche o plastici, completano il loro arredo.

L’intenzione di Vitaliano Borromeo, quando fece costruire in questa maniera le stanze, era quella di avere un ambiente fresco e confortevole dove potersi divertire.

Palazzo Borromeo
Grotte Artificiali – ©CS

UNA DELLE SALE PIÙ BELLE

La sala che più mi ha incantata è stata la Quadreria. Diversi esponenti della nobile famiglia Borromeo, oltre a preoccuparsi dei decori dell’edificio ed alla cura dei magnifici giardini, raccolsero anche diverse opere d’arte esposte in diversi ambienti del palazzo ma principalmente visibili nella Galleria dei Quadri, nell’ala dedicata al generale francese Berthier.

A quanto pare la Quadreria, poco prima del 1680, fu concepita per raccogliere alcune buone copie di pitture del Correggio ed altri artisti. Più tardi il gusto dei proprietari, forse spinti dalle molte frequentazioni sull’isoletta, prese altre direzioni. Fu leggermente modificata la composizione della raccolta: alcune opere furono cedute ed altre furono acquisite. L’evoluzione della collezione ovviamente è proseguita anche in tempi meno lontani ed ora si contano 130 dipinti!

Quadreria di Palazzo Borromeo
Quadreria – ©CS

I GIARDINI BOTANICI DI PALAZZO BORROMEO

Dalle grotte, attraverso la scala a chiocciola, siamo risaliti al primo piano del palazzo e passando per la sala degli arazzi siamo andati all’esplorazione dei giardini botanici.

Palazzo Borromeo
Cortile Esterno – ©CS

Ci siamo trovati davanti una piccola piazzetta, chiamata l’atrio di Diana per via della statua che padroneggia sull’area. Da qui partono diverse scalinate: le due frontali che si ricongiungono portano al piano rialzato accedendo direttamente ai giardini botanici, mentre noi abbiamo preso la scalinata a destra.

Con pochi gradini siamo arrivati all’ingresso della serra botanica. Qui vengono fatte crescere decine e decine di piante. Alcune di queste andranno ad aggiungersi alle numerose già presenti nel giardino esterno, altre a causa della loro fragilità, rimarranno sempre qui dentro.

Serre di palazzo Borromeo
Serre di palazzo Borromeo – ©CS

Usciti dalla serra, fiori e alberi secolari ci hanno catapultato in un mondo incantato. Dalla poppa dell’isola Bella si gode di un delizioso panorama sul lago e le vicine coste. Ci sembrava di camminare per le stradine di un palazzo delle fiabe, dove ogni tanto sbucavano dalle loro casette di legno i pavoni bianchi, regali e splendenti sotto la luce del sole.

Questo maestoso giardino all’italiana è nominato piano della Canfora per via del grande albero di canfora piantato qui quasi due secoli fa e che si può ammirare ancora oggi.

Il giardino ha qualche rimando allo stile barocco e la sua bellezza è data dai vari piani e parterres che gli donano quest’aria fiabesca. Perdendoti tra le sue aiuole, attentamente curate e disposte secondo scandite geometrie, potrai muoverti tra i vari piani grazie alle scalinate decorate da balaustre e statue.

Teatro Massimo
Teatro Massimo – ©CS

IL TEATRO MASSIMO

Il cuore dei giardini botanici è la parte più scenografica oltre che conosciuta: si tratta del Teatro Massimo. Questa costruzione è abbellita da statue che ritraggono soggetti mitologici e decorata da conchiglie. Anche qui si alternano scalinate che danno vita a diverse terrazze sul retro della struttura. Si tratta di una costruzione a tre piani, sormontata da un grandissimo unicorno che punta verso il cielo e affaccia sulla sottostante fontana.

Dopo questa visita rigenerante in mezzo ad arte e natura ci siamo concessi un pranzetto in uno dei ristoranti presenti sull’isola. Nel caso fossi interessato ad altre gite fuori porta che puoi fare da Milano dai un’occhiata qui! 🙂

Comments:

  • 15 Giugno 2021

    Bellissimo articolo, dettagliato ed esaustivo su un luogo incantevole. Non ci sono mai stata, ma spero di visitare presto il lago, ma anche il palazzo e i giardini, un tuffo nello sfarzo del passato.

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