COSA VEDERE A TEL AVIV: L’ESTROSO MUSEO DI ILANA GOOR
Molti si chiedono cosa vedere a Tel Aviv, la moderna città israeliana il cui nome vuol dire “collina della primavera”. Con le sue spiagge super attrezzate e la sua rinomata movida è sicuramente una città che ho nel cuore. Se stai cercando un luogo insolito e vuoi saperne di più sull’arte israeliana, ti consiglio di andare a visitare la casa-museo di Ilana Goor a Giaffa.
COSA VEDERE A TEL AVIV: IL MUSEO DI ILANA GOOR
Dopo una calda mattinata di agosto passata ad esplorare il caratteristico mercato e i vicoli colorati di Giaffa, io e la mia amica decidiamo di provare il famoso Abu Hassan. Il piccolo locale è conosciuto per il suo leggendario hummus. Non servono altro, solo questo tipico piatto israeliano: l’hummus che preparano è arte, parla da solo senza bisogno di contorni e dessert finale. Dopo la scorpacciata ci avviamo verso il museo di Ilana Goor, non lontano dal ristorante.
L’edificio che ospita la casa-museo di quattro piani, sorge su una collina della vecchia Giaffa e fu costruito nel 1972 come prima casa destinata agli ebrei fuori dalle mura della città vecchia. La sua funzione originale era quella di ospitare i pellegrini che percorrevano la strada in direzione di Gerusalemme.
Nel XIX secolo l’edificio diventò una fabbrica per la produzione di sapone e profumi a base di olio di oliva, di cui Israele è uno dei maggiori esportatori. Dopo altri passaggi di proprietà la casa venne comprata dalla Goor che la ristrutturò e portò a galla una collezione di anfore antiche. L’artista decise di lasciarle in mostra e realizzò un soffitto “ad alveare” dove si possono ammirare i vasi di terracotta nel loro splendore.
Il museo ospita più di 500 opere tra quelle create dall’artista e quelle da lei collezionate durante i suoi viaggi. La Goor trova ispirazione proprio grazie alle sue “esplorazioni” per il mondo e all’interno dello stesso stato di Israele.
ILANA GOOR
Ilana Goor è un’artista israeliana autodidatta ed estrosa. Nata a Tiberiade, non frequentò studi artistici ma scoprì sin da piccola la sua passione per l’arte sviluppando un suo personale linguaggio espressivo. A 20 anni visitò gli USA e catturò il cuore degli americani grazie alle sue cinture con grandi fibbie.
LA SUA ARTE
Le sue opere sono un misto di vitalità, ossessione, complessità espressiva e surrealismo. I lavori spaziano da sculture ad arredamento, da gioielli a dipinti, da lampadari a installazioni. La loro presenza domina ciascuna sala del museo e spinge lo sguardo del visitatore a muoversi da una parte all’altra senza sosta.
Alcune sue opere si possono ammirare in diversi posti di Israele, come la scultura “Never Again” esposta allo Yad Vashem di Gerusalemme e “Woman in The Wind” vicino al Charles Clore Park di Tel Aviv.
PER LE STANZE DELLA CASA-MUSEO
Questo edificio è reso unico grazie all’estro e alla personalità dell’artista. Io mi sono fatta trasportare dalle emozioni suscitate dalle sue opere, senza seguire un percorso preciso. Se non sai cosa vedere a Tel Aviv ti consiglio di dedicargli del tempo, ammirando ogni singolo ambiente del museo curato nei dettagli.
Ogni stanza racconta una storia, puoi trovare diversi linguaggi artistici sotto un unico design architettonico.
Quando entri nella biglietteria sei già circondato dai suoi lavori, in particolare dai gioielli da lei creati. In seguito verrai indirizzato verso lo spazio centrale della casa in cui sono esposte alcune monumentali opere della Goor e di grandi artisti israeliani. La Design Room ti offrirà spunti d’arredamento attraverso gli oggetti realizzati dall’artista, mentre nella Monk’s Room verrai probabilmente pervaso da sentimenti contrastanti. In questa stanza, infatti, si trovano due grandi tavoli che sorreggono l’installazione “The Morning After” composta da decine di sculture assemblate dall’artista. Quest’opera tratta il soggetto del ciclo della vita e della morte e a mio avviso è una delle più espressive e cariche di significato presenti nel museo
La libreria invece sembra un piccolo e intimo salottino dedicato al nonno della Goor, il dottor Yosef Sapir. I libri sono principalmente divisi tra letteratura ebraica e internazionale e i temi spaziano dalla cultura generale all’arte.
La collezione del museo include molte opere provenienti dall’Africa, in particolare nella sezione della Ethnic Art Collection dove sono esposti lavori appartenenti a varie tribù. Le tematiche sociali, politiche e religiose tanto care all’artista sono ben riconoscibili nella Lattice Space e nella Christian Room. Nella prima sono chiari i riferimenti alla concettuale connessione che l’artista trova tra la definizione di “gender” e il lavoro in varie culture; nella seconda, la collezione impressionante di crocifissi e statuette di diverse dimensioni trasmette il rispetto della Goor nei confronti delle altre religioni.
Una delle stanze che più mi è piaciuta è la Sculpture Room dove si trovano sculture in miniature, tra le quali alcune di Henry Moore e Diego Giacometti. È proprio qui che, se alzi gli occhi al soffitto, vedrai le anfore scoperte durante i lavori di restauro. Mentre se vuoi concederti una pausa, puoi ammirare il panorama dalla terrazza che si affaccia sul Mar Mediterraneo. Questo Sculpture Garden è un’unione di natura e arte dove puoi sederti e godere dell’incantevole paesaggio di Giaffa e dei lontani grattacieli della città bianca.
Insomma, questo museo è stato una vera e propria scoperta che mi ha fatto entrare in contatto con le opere di un’artista poco conosciuta in Italia, te lo consiglio!
E tu conoscevi Ilana Goor? Condividi l’articolo e falla conoscere anche ai tuoi followers!
Pingback: TEL AVIV IN TRE GIORNI: ITINERARIO CONSIGLIATO - Myturnaround
Andrea
Stupendo questo museo, davvero suggestivo dalle tue foto e dalle tue perole! Mi chiacerebbe molto visitare Tel Aviv e Israele in generale, sono stata in Giordania a febbraio e sono culture e tradizioni con molte similitudini!
claudia
Grazie!! Gentilissima 🙂
Mariarita
Molto interessante questo museo, non lo conoscevo. Ci andrò sicuramente se riuscirò ad organizzare un viaggjo in Israele
Francesca
Sono stata a Tel Aviv la scorsa estate e devo ammettere che dire che l’ho amata è poco! Tuttavia, non sono stata in questo museo di cui parli, sebbene credo di averlo intravisto dall’esterno durante i miei giri… Ci devo proprio tornare!
Helene
Non sono un’esperta d’arte e quindi non conoscevo questo artista ma la location è spettacolare e già da sola secondo me vale la visita. Grazie delle dritte.
Silvia The Food Traveler
Sono stata a Tel Aviv solo mezza giornata e mi è dispiaciuto tantissimo non avere più tempo a disposizione perché mi sono innamorata di questa città. Non conoscevo Ilana Goor ma sicuramente vorrei visitare la casa-museo, anche perché spero di poter tornare presto a Tel Aviv e dedicarle il tempo che merita.
valeria
Che posto interessante! Non conoscevo Ilana Goor, grazie per averne parlato. La giraffa è bellissima!