PALAZZO TOPKAPI, I PALAZZI DEL SULTANO DI ISTANBUL
Istanbul è una città meravigliosa. Un connubio tra oriente e occidente che non smetterà mai di stupirmi. Ha un fascino indescrivibile che può essere compreso soltanto una volta che si è visitata. Le sue attrazioni sono infinite, da musei a moschee, palazzi e quartieri pittoreschi.
Se visiti per la prima volta Istanbul ti consiglio di non perderti i suoi palazzi dove ti immergerai nella storia millenaria di una città sopravvissuta a un susseguirsi di conquiste. Oggi ti parlerò del Palazzo Topkapi.
ISTANBUL
Istanbul è una città divisa in due dallo stretto del Bosforo ed è l’unica città al mondo a far parte di due continenti, l’Europa e l’Asia. Il Corno d’Oro è una lingua di mare che divide ulteriormente la penisola storica dalla zona cosiddetta “moderna”. La città è suddivisa in 27 distretti, che noi italiani definiremo quartieri, ognuno con una sua amministrazione locale.
Si fa molta fatica ad identificare il vero centro di Istanbul. C’è chi ritiene sia la penisola storica di Sultanahmet, ossia la vecchia Costantinopoli, e chi invece ritiene sia Piazza Taksim.
La verità è che Istanbul non è una città con un suo centro. Istanbul è tante città con svariati centri ed è questo che la rende così particolare.
PALAZZO TOPKAPI
La prima volta che ti rechi in questa città non puoi perderti i palazzi del sultano. Uno tra questi è Palazzo Topkapi. Per oltre 400 anni è stato residenza dei sultani ottomani e delle loro numerose donne dell’Harem.
Il Palazzo si trova in una delle regioni storiche più antiche di Istanbul ed è una delle sue strutture più iconiche. Esso è stato il centro amministrativo, educativo e artistico dell’impero per circa quattrocento anni.
Al suo interno si può ammirare di tutto: un insieme eterogeneo di chioschi, harem, corridoi, belvedere, ampi cortili abbelliti da giardini rigogliosi e fontane. Inoltre, puoi visitare il museo ospitato in quelle che un tempo erano le cucine in cui lavoravano più di mille persone. Queste stanze ospitano ora un’esposizione di cristalli, argenti e porcellane cinesi. Queste erano la vera passione del sultano: non solo per la loro raffinata manifattura, ma anche perché si riteneva che a contatto con i cibi avvelenati cambiassero colore.
Oltre il sultano, il Palazzo di Topkapi accoglieva generalmente anche i principi e le principesse. Essi venivano attorniati costantemente da un corpo di guardie e da uno staff composto dai membri addetti ad ogni genere di servizio. Tutto il personale era organizzato in varie corporazioni, a ciascuna delle quali era destinato uno specifico quartiere all’interno del palazzo.
UN PO’ DI STORIA DEL PALAZZO TOPKAPI
In seguito alla conquista di Istanbul da parte degli ottomani nel 1453, la costruzione del Palazzo Topkapi fu iniziata nel 1460 su richiesta di Fatih Sultan Mehmet e fu completata nel 1478. Il Palazzo fu continuamente ampliato con ulteriori edifici fino al XIX secolo.
All’inizio del 1850, a causa dell’inadeguatezza del palazzo, fu costruito il Palazzo Dolmabahçe che divenne il nuovo centro amministrativo. Palazzo Topkapi fu gradualmente abbandonato ma conservò la sua importanza e il suo valore storico.
Dopo l’abolizione della monarchia ottomana nel 1922 e la fondazione della Repubblica di Turchia, il Palazzo Topkapi fu convertito in museo il 3 aprile 1924, con la particolarità di essere il primo museo della Repubblica. Oggi, il Palazzo Topkapi è uno dei più grandi musei-palazzo del mondo.
ARCHITETTURA DEL PALAZZO TOPKAPI
Gli edifici che attualmente costituiscono il Palazzo di Topkapi sono indipendenti, e circondati da quasi 1400m di alte mura turrite. Tutte le strutture realizzate in stili architettonici diversi sono collegate tra loro da una fitta rete di vicoli e corridoi. Esse racchiudono sale di rappresentanza, appartamenti, padiglioni, cucine, bagni, moschee, scuole e biblioteche.
La parola Topkapi significa letteralmente “Porta del Cannone“. Nei pressi di questa porta che si affaccia sul mare infatti, un tempo erano posizionate numerose bocche da fuoco, impiegate per la difesa della città. Dietro la Porta del Cannone, agli inizi del XVIII secolo, Ahmed III fece costruire una residenza estiva, chiamandola “Palazzo della Porta del Cannone”. Un incendio nel 1863 distrusse il palazzo, ma è proprio dal XVIII secolo che l’intero complesso di edifici iniziò ad essere chiamato Topkapi Saray, ovvero Palazzo di Topkapi.
Oltre al Palazzo della Porta del Cannone, anche altri edifici sono andati distrutti nel corso del XIX secolo. Del complesso originario rimane oggi solamente quello che è chiamato il Padiglione delle Maioliche, attualmente annesso al Museo Archeologico.
Per entrare nel Palazzo devi oltrepassare l’ingresso principale, ovvero la Porta Imperiale, situata alle spalle della grande chiesa bizantina di Santa Sofia. La Porta Imperiale, di fronte alla quale è collocata la fontana di Ahmed III, era sorvegliata da guardie armate capeggiate da quello che era chiamato il “signore della porta”.
PRIMO E SECONDO CORTILE DEL PALAZZO
Dopo la Porta Imperiale e prima di giungere alla Porta Centrale, puoi incontrare il primo cortile. Esso viene chiamato anche Piazza d’Armi in ricordo di alcuni tragici episodi, appartenenti alla storia ottomana.
Dalla Porta Centrale accederai invece al secondo cortile, chiamato Cortile del Consiglio. Vi è infatti un edificio adiacente al cortile in cui è situata un’ampia sala adibita ad accogliere i membri del Consiglio Imperiale. Qui potrai visitare il Divan-ı Hümayun (tradotto “Divano” o “Gran Divano”), teatro di numerose cerimonie nel corso della storia. Era il consiglio dei responsabili delle amministrazioni dell’impero ottomano che si riunivano attorno al sultano. Il Divano è stato il principale organo dell’esecutivo ottomano sino alla metà del XVII secolo quando il potere passò nelle mani del Gran Vizir.
CUCINE E PORTA DELLA FELICITÀ
Sempre nel Cortile del Consiglio si trovano le dieci enormi cucine del palazzo realizzate dall’architetto Sinan. Esse rappresentano uno splendido esempio del periodo d’oro dell’architettura ottomana. Ciascuna cucina è dotata di un camino conico sormontato da una cupola. Le cucine inoltre comprendevano un tempo anche gli appartamenti dei cuochi, i magazzini dei generi alimentari e l’ufficio dell’economo.
Adiacente al Cortile del Consiglio vi è la Porta della Felicità, dalla quale si accede agli edifici del palazzo riservati alla vita privata del sultano. Il sultano era considerato il Signore della Fortuna, e di conseguenza dispensatore di felicità al popolo attraverso le sue azioni. Da qui il nome della porta.
TERZO E QUARTO CORTILE DEL PALAZZO
Nel terzo cortile troverai la Sala delle Udienze, la Biblioteca di Ahmed III, le Sale del Tesoro, la scuola di palazzo ed il Padiglione del sacro mantello. La Sala delle Udienze, con copertura a cupola e rivestita con pannelli di maiolica, è stata edificata su un alto basamento ed è caratterizzata da alte colonne armored con fusto liscio. All’interno potrai ammirare il meraviglioso trono del sultano, sormontato da un baldacchino e da due globi dorati.
La Biblioteca di Ahmed III, edificata nel 1719, si trova di fronte alla Sala delle Udienze ed è un classico esempio dell’architettura civile turca. È un edificio in marmo bianco, sormontato da cupole in piombo e il suo ampio ambiente interno è diviso in più aree di lettura. Le pareti sono decorate con rivestimenti di ceramica smaltata Iznik che presentano vivaci disegni floreali e motivi geometrici blu su sfondo chiaro. Le quattro stanze del Tesoro rappresentano, invece, una delle sezioni più affascinanti del Palazzo di Topkapi. Qui puoi trovare esposti gioielli ed oggetti appartenuti ai vari sultani e strettamente legati alla storia del palazzo.
Tra il terzo ed il quarto cortile non esiste una netta divisione. Quest’ultimo cortile era in realtà il giardino privato del sultano, ricco di zampillanti fontane e numerosi chioschi disseminati tra i tulipani. Oggi potrai ammirare il Chiosco di Revan, il Chiosco di Baghdad, il Chiosco di Mustafà Pascià ed il Chiosco di Abdülmegid.
L’HAREM
Ed eccoti arrivato all’Harem, la residenza privata riservata al sultano ed alle sue donne. L’entrata principale dell’Harem era la Porta delle Carrozze. Il nome di questa porta deriva dal fatto che le donne potevano oltrepassarla solamente in carrozza per non essere viste. Nell’Harem abitava la popolazione femminile del palazzo: la madre, le mogli, le sorelle e le concubine favorite del sultano regnante; vi risiedevano anche i bambini della famiglia fino agli 11 anni, dove seguivano le lezioni private a loro dedicate.
Nel corso dei secoli, i diversi sultani continuarono ad aggiungere edifici all’Harem, che oggi occupa una superficie di circa 15.000 m². A mio avviso, la parte più interessante dell’Harem è l’appartamento della madre del sultano. Esso è un insieme di stanze lussuosamente arredate e disposte attorno ad uno spazioso cortile. Inoltre, la Sala Imperiale era la più grande e la più bella. Iniziata nel 1500 durante il regno di Solimano il Magnifico ad opera di Sinan, venne radicalmente trasformata verso la seconda metà del XVIII secolo sotto Osman III. In quegli anni, l’aggiunta di fontane, colonne in marmo e specchi abbellì ancora di più la sala. Molte stanze dell’Harem sono decorate con meravigliosi rivestimenti ceramici e delicati inserti di madreperla ed avorio, che rendono gli ambienti raffinati ed affascinanti. Rimarrai incantato dalla loro bellezza!
Ci sarebbe tanto altro da dire ma forse è meglio se vedessi con i tuoi occhi lo splendore del Palazzo. Spero di averti fatto venire voglia di visitare Istanbul e il suo meraviglioso Palazzo Topkapi. Presto ti parlerò di un altro palazzo del sultano che reputo imperdibile!
INFORMAZIONI
Orario
Da mercoledì a lunedì: dalle 9:00 alle 17:00 (da aprile a ottobre fino alle 19:00).
Martedì: chiuso.
Prezzo
Palazzo: 60TL (7,70€).
Harem: 35TL (4,50€).
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Elisa
Davvero ME-RA-VI-GLIO-SO !!!
Siamo stati a Istanbul l’anno scorso, purtroppo motivi di salute ci hanno costretto a letto alcuni giorni e non siamo riusciti a vedere tutte le cose che avevamo in programma, come il palazzo Topkapi. Non pensavo proprio fosse una città così bella e ci torneremo sicuramente (speriamo presto).
Sara Alessandrini
Ahhhhhhhhhhhhhhh che meraviglia!!! Sono mesi che sogni di andare ad Instambul e con il caos dell’emergenza sanitaria non sono riuscita a partire. Mi segno tutti i tuoi consigli di viaggio! Grazie mille!