MUSEO ALBERGO ATELIER SUL MARE: VIVERE L’OPERA D’ARTE
Quest’estate, vista la situazione, mi dedicherò ad esplorare alcuni luoghi della mia terra, con occhi diversi e più attenti. Il mio viaggio alla scoperta della Sicilia, parte da un luogo insolito, che non potevo non visitare, il Museo Albergo Atelier sul Mare. È il punto di partenza perfetto per i visitatori della Fiumara d’Arte e per tutti i viaggiatori che vogliono provare un’esperienza unica al mondo, vivendo in prima persona l’opera d’arte. Eh si, perché l’Atelier sul Mare non è un albergo qualsiasi.
ATELIER SUL MARE, UN VIAGGIO DENTRO L’OPERA
Siamo a Castel di Tusa, in provincia di Messina, un paesino sul mare, che vanta anche una spiaggia a cui è stata assegnata una Bandiera Blu. È da qui che ho deciso di iniziare il mio giro alla scoperta della Fiumara d’Arte.
L’Atelier sul Mare, è allo stesso tempo albergo e museo. Diviso su 4 piani, ha 40 camere, 24 delle quali, una più bella dell’altra, volute da Antonio Presti, che affidò la realizzazione ad importanti artisti contemporanei.
Facciamo un passo indietro nel tempo: Antonio Presti, collezionista ed appassionato d’arte, acquista questo albergo negli anni ’80, anno in cui inizia anche la sua prima opera in onore del padre “La materia poteva non esserci”. Decide di dare nuova vita alle stanze, affidando ogni anno, ad artisti internazionali, la ristrutturazione di camere in veri e propri capolavori. Il risultato è sorprendente: quale altro albergo ti permette di dormire dentro un’opera d’arte?
MUSEO ALBERGO ATELIER SUL MARE: LE STANZE
Non ti resta che scegliere la camera più adatta per pernottare all’interno di un’opera d’arte, della quale sarai tu il protagonista!
Il consiglio che ti posso dare, è di non soffermarti all’aspetto esteriore delle camere ma di andare oltre, pensando al vero significato dell’opera. Il mio viaggio attraverso questo Museo-Albergo inizia dalla hall, completamente tappezzata di articoli di giornali riguardanti la Fiumara d’Arte e le opere dell’hotel. Ti confesso che non sapevo a cosa andavo incontro e, devo ammetterti, che ne sono rimasta più che entusiasta.
Dalla hall, accompagnata dalla passione e dalla simpatia di Mariella, abbiamo continuato il tour attraverso la sala ristorante, il cui arredamento si distingue per la particolarità artistica delle sedie.
Ora, non ti svelerò tutti i particolari delle stanze, perché preferisco che sia tu a scoprirli da solo, se no, qual è il bello di dare una libera interpretazione all’arte contemporanea?
Primo piano, prima camera, l’ “Hammam”, caratterizzato dall’ambiente caldo e da una grande porta dallo stile mediorientale che conduce ad un’altra sala. Si apre la porta… sorpresa! Capisco da cosa deriva il nome della stanza. Un bagno arabo da condividere con i vicini di stanza, un incontro sociale tra culture, rappresentato in questo caso da stili diversi: la vetrata bizantina, la cupola musulmana e dalla vasca con la stella di Davide della cultura ebraica. L’elemento principale è l’acqua, che unisce e che va condivisa.
Altro giro, altra stanza: la questione inizia a farsi interessante. Una porta con la scritta “Io sono Acqua” accoglie i visitatori. Siamo nella stanza dei “Portatori d’acqua”, prendiamo coscienza del bene più prezioso, troppo spesso dato per scontato ed entriamo…lo stupore mi assale. Due stanze, una fredda, senza finestre, dominata dall’acciaio per sottolineare ed evocare l’aridità e l’assenza d’acqua. L’altra stanza, dominata dal rame, rappresenta l’energia prima di raggiungere la purezza. Uniche fonti di luce, una finestra senza tenda e una vasca in pietra con delle candele.
Andiamo nel cuore della sicilianità con l’ “Opera dei Pupi”. L’arredamento non è lasciato al caso. Ogni elemento è studiato nei minimi particolari. L’ospite diventa parte attiva dell’opera, infatti, nella stanza un teatrino dei pupi, permette di mettere in scena uno spettacolo teatrale per tutti i visitatori dell’albergo. In bagno, invece, due docce evocano le due fontane dell’epica cavalleresca: la fonte dell’amore e la fonte dello sdegno, dove, secondo la tradizione dei pupari, si abbeveravano cavalieri e dame, innescando la scintilla delle avventure giunte sino a noi.
In “Lunaria – Contrada senza nome”, l’artista ci vuole raccontare la storia di un triste viceré e della caduta della luna. Un corridoio ricoperto di assi d’ulivo, indica la contrada, il sentiero che il viceré, fuggendo dal castello, percorre alla ricerca della luna. L’astro, rappresentato dal letto circolare, lo troviamo al centro del bosco, la nostra stanza. Il viceré era solito parlare alla luna, simbolo per lui di libertà ed unica in grado di non giudicarlo.
I significati si fanno sempre più profondi, un’altra stanza e una porta che reca la scritta The shadow line, la “Linea d’Ombra”, altro non è nel gergo dei pescatori, che la linea di miraggio dell’orizzonte, l’illusione di scorgere una terra in lontananza. Ed è così, che l’artista decide di giocare sulle illusioni e su un ambiente sensoriale, facendoci credere di essere a bordo di una nave. Un corridoio-pontile ci indica la via.
Sorpresa! La luce è l’elemento che arricchisce la camera e si riflette sulle bellissime vetrate, inondando la stanza di colori. Una barca-letto naviga in mezzo al mare, un pavimento blu che evoca le onde. Aprendo la finestra, il suono del mare e il canto degli uccellini ci fa credere di essere davvero su una nave. Il bagno non è separato dalla camera, d’altronde su una nave si condivide tutto. I sanitari sono ben mimetizzati, non ti svelerò dove sono, dovrai cercarli durante questo dolce naufragare…
“Energia” è una stanza minimalista, quasi normale, se non fosse per il significato profondo che la caratterizza. L’artista inserendo pochi mobili, tutti di dimensioni più grandi della media, ci vuole fare sembrare piccoli rispetto alla natura, per portarci ad essere più umili. C’è un unico elemento dinamico nella stanza, un quadro… non ti resta che cercarlo!
“Terra e Fuoco” è una stanza completamente ricoperta da frammenti di terracotta, con solo due oggetti essenziali, una sedia scomoda ed un letto. L’artista ci chiede di abbandonare la scomodità della vita rappresentata dai grovigli di ferro, per contemplare le cose semplici, sospesi su un letto che fluttua verso il mare e il cielo. La fusione degli elementi terra, fuoco, aria e acqua, ti permetterà di liberare te stesso… ci riuscirai?
Ultimo piano, ultima stanza che ti voglio raccontare, “La Torre di Sigismondo”. Un’altra storia, quella di Sigismondo, recluso dal padre in una torre per via di una profezia. Alla torre si accede da un corridoio scuro e da una porticina. All’interno l’ambiente è claustrofobico e l’intera stanza è occupata da un enorme letto circolare rotante. Se tutto ti sembra opprimente, è perché non hai ancora vissuto la parte più scenografica. In contrasto all’idea di reclusione, assistiamo alla liberazione del visitatore, grazie al passaggio dalle tenebre alla luce. Una botola posta sul soffitto che si apre verso il cielo, ci fa tornare alla realtà, alla luce e alla liberazione.
Ovviamente le stanze non sono finite… ci sono ancora “Il Nido”, “La Trinacria”, “Mistero per la Luna”, “La Stanza della Pittura”, “Io Sono il Blu”, “La Stanza del Profeta”…e altre ancora…
Non ti resta che visitarle e scoprire ciò che le camere nascondono. Dai una libera interpretazione e pensa in quale camera vorresti dormire… io ho già trovato la mia e tu?
Non dimenticarti di condividere l’articolo e far conoscere la bellezza di questo luogo!
Lucy
Stranissimo e bellissimo. Grazie di avermelo fatto scoprire. Leggo da molto lontano, e non vedo l’ora di tornare in patria a visitare luoghi proprio come questi, che uniscano cultura e hospitality. Mi piacciono un sacco!
Arianna
Questo articolo ha portato a galla tanti ricordi dei miei viaggi in giro per la Sicilia al tempo della facoltà di Architettura. Visitammo anche questo hotel così particolare, facendo un tour delle camere. Ricordo che rimasi un po scettica sull’effettiva fruibilità degli ambienti. In molte camere immaginavo già gli incubi che avrei potuto fare. A distanza di tempo però lo ricordo con piacere, ha comunque lasciato un ricordo molto forte nella mia mente.
Raffaella
Penso che farei di tutto per fotografarle tutte. E sarei davvero indecisa su quale scegliere. Adoro questi progetti d’arte e di ospitalità. Sono stata in qualcosa di simile a Padova, ma non così particolare. Bella suggestione, grazie.
paola
Un luogo incredibile. Quando mi capita un posto del genere chiedo sempre se è possibile cambiare stanza durante il soggiorno per provare diverse esperienze.
Arianna
Un luogo insolito in cui soggiornare, è già questa un’esperienza del viaggio, certe camere mi inquietano un pò ma molto bello nel complesso!
Andrea
Come organizzare un soggiorno tra arte e relax! Davvero interessante e originale, bella scoperta!
Angela
Un posto davvero speciale. Dormire in un museo, che sogno!
michela
Un hotel davvero particolare! MAntenere così tante stanze a tema deve essere molto costoso ma anche particolarissimo
Silvia The Food Traveler
Mi piacciono molto i posti insoliti in cui dormire, perché rendono il viaggio più particolare. Un albergo-museo non lo avevo mai provato e se fosse più vicino a casa ci andrei il prossimo weekend! Tutte le stanze che hai mostrato sono bellissime, e forse quella che mi ispira di più è la camera Energia, con le linee essenziale e il mare incorniciato.
Ambra Rovida
Che posto particolare! Mi incuriosisce parecchio, non ne avevo mai sentito parlare! Adoro troppo.. grazie dello spunto!
Teresa
Questo hotel è davvero molto particolare e suggestivo; prometto che se mi troverò a passare da quelle parti ci passerò senz’altro almeno una notte!
ANTONELLA MAIOCCHI
Pazzesco questo posto! Mi è piaciuto molto il percorso relativo all’acqua ma ti confesso che alcune stanze mi sembrano davvero inquietanti per passarci un’intera notte!
Chiara
Vivo in Sicilia e non ero a conoscenza di questo meraviglioso museo-albergo. Grazie per avermelo fatto scoprire!!!
Ci andrò sicuramente.
alessia
Sono sicura che non te ne pentirai! 🙂
Chiara - Lamponi e Viaggi
Interessantissimo questo articolo! Adoro trovare posti particolari dove alloggiare, spero di capitare presto a Castel di Tusa!!
alessia
Sono contenta che ti sia piaciuto! Assolutamente consigliato se sei alla ricerca di una Sicilia insolita!