ALBERGO DIURNO VENEZIA: UNA MILANO INSOLITA
Era già un anno che facevo sempre la stessa strada per andare a lavoro, sempre la stessa rampa di scale, sempre in ritardo e sempre di corsa. Una mattina più in ritardo del solito, senza la calca di gente sulla scalinata, perché probabilmente già tutti in ufficio, mi accorgo che proprio a metà della rampa delle scale, c’era una porticina con su scritto “DIURNO VENEZIA”. Considerato che mi trovavo a Milano ormai da 5 anni, ignoravo completamente di cosa si potesse trattare. Incuriosita cerco su Google. Potevo mai immaginare che sotto ai miei piedi, sotto il marciapiede che percorrevo tutti i giorni, poteva nascondersi la bellezza dell’architettura Art Decò con l’Albergo Diurno Venezia?
RITORNO AGLI ANNI ’20 CON L’ALBERGO DIURNO VENEZIA
Prenotare una visita non è semplicissimo. Bisogna aspettare la giornata delle aperture straordinarie del FAI, quindi non appena mi si è presentata l’occasione non ho esitato un secondo.
Siamo in Porta Venezia, precisamente sulla rampa di scale dell’uscita della metropolitana che porta a Piazza Oberdan.
Elettrizzata di scoprire cos’è l’Albergo Diurno Venezia, entro. La luce è fioca, data solo da lampadine e dai lucernari posti sul soffitto, ma è tardo pomeriggio d’inverno, quindi ti lascio immaginare.
Il tempo si ferma o sembra essersi fermato agli anni ’20. Tutto è rimasto così com’era.
Facciamo un passo indietro nel tempo, 1926. Su progetto di Piero Portaluppi venne inaugurato l’Albergo Diurno Venezia. Bagni pubblici e saloni di bellezza messi a disposizione dei viaggiatori e dei milanesi, che vista l’epoca andavano a rigenerarsi perché non tutti avevano il bagno in casa.
Lo spazio si suddivide in tre parti: atrio, con la cassa, il deposito bagagli e perfino un’agenzia viaggi; il salone con tutti i servizi per il corpo, dal barbiere alla manicure; e infine la parte dedicata alle terme. Nel salone, le boiserie in Art Decò incorniciano l’entrata ai vari servizi. Il barbiere, il parrucchiere per donna, la manicure e la pedicure, ma anche una lavanderia, sormontate da insegne rosse ovali. Nascoste dietro le tende rosse, le sedie dei barbieri, i lavabi in marmo ancora intatti, gli specchi ovali, tutto finemente decorato da un gioco di mosaici bianchi e neri.
Passeggiando lungo il corridoio immagino come poteva essere tutto perfetto a quell’epoca, il via vai di persone ben vestite che andavano a rilassarsi e prendersi cura di sé dopo una settimana di lavoro.
Più avanti, uno scalino con un mosaico con la scritta 1925 e una statua della dea Igea, dea della salute, indicano che siamo nella zona termale, dei veri e propri bagni pubblici di lusso. Adesso ci sembrerà assurdo ma a quell’epoca dovevano essere bellissimi e poterne usufruire era un privilegio.
Finisce il mio giro, ritorno al presente…
Non smetterò mai di ripeterlo, Milano regala sempre qualche chicca nascosta.
Conosci qualche luogo nascosto di Milano di cui vuoi parlarci? Scrivicelo nei commenti!
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Lucy
Cosa mi hai fatto scoprire!! Sono nata e cresciuta a Milano ma questa cosa proprio non la sapevo… eppure passavo quasi sempre dalle scale della metropolitana di Porta Venezia!! Grazie, prima o poi quando tornerò nella mia bella città natale cercherò di prenotare anche io la visita in questo posto fuori dal tempo ?
alessia
Mi fa piacere averti fatto scoprire un nuovo luogo! Milano regala sempre qualche chicca
paola
Conoscevo la storia degli alberghi diurni di Milano, tanto utilizzati fino agli anni 60, ma non ne ho mai visitato uno nè sapevo che fosse possibile farlo. Mi attaccherò al sito del Fai nelle giornate di apertura per andarlo a visitare, perchè trovo che sia un interessante spaccato di storia milanese.
beatrice
Sono di Milano anche io, e da tanti anni vorrei visitarlo, purtroppo come ai detto non è facile visitarlo e quindi non l’ho ancora fatto… Spero un giorno di vederlo perchè le tue foto sono molto belle e ricche di fascino e atmosfera.
Simona
Questo luogo è a dir poco spettacolare! Io adoro queste atmosfere, è incredibile che un luogo cosí sia sopravvissuto nel centro di Milano. Ho preso nota, un giorno mi piacerebbe moltissimo vederlo. Grazie per aver condiviso questa esperienza ?
Margherita
Che luogo meraviglioso che hai condiviso! Appena organizzano un altro ingresso ci informiamo per visitarlo!
Marika
Luogo particolare ma interessante….complimenti ?
alessia
Grazie! Ti consiglio, non appena sarà possibile, di prenotare una visita!