5 CAPOLAVORI DI CARAVAGGIO DA NON PERDERE A ROMA
Bene o male tutti conoscono Caravaggio, ma forse non tutti sanno che in due tra le migliaia di chiese presenti nella città eterna si possono ammirare alcune delle sue opere più famose. I due luoghi imperdibili sono la Basilica di Santa Maria del Popolo e la chiesa di San Luigi dei Francesi. In questo articolo ti parlerò dei 5 capolavori di Caravaggio da non perdere a Roma sperando di farti venire la curiosità di andare a vederli!
CAPOLAVORI DI CARAVAGGIO DA NON PERDERE A ROMA: SANTA MARIA DEL POPOLO
Un sabato pomeriggio, dopo una passeggiata nel parco di Villa Borghese, scesi in Piazza del Popolo per incamminarmi verso casa. Come da abitudine, raggiunta Porta Flaminia, mi girai a vedere chi fosse seduto sulla scalinata della Basilica di Santa Maria del Popolo. Spesso vedevo turisti che si concedevano una pausa, ragazzi che si bevevano una bibita o chiacchieravano. Magari queste persone erano ignare del fatto che in quel luogo, nel 1099, Papa Pasquale II fece costruire una cappella romanica al posto di un albero che i romani credevano esser stregato. Quello era infatti il luogo di sepoltura dell’imperatore Nerone e si dice che il suo fantasma infestasse la zona. In realtà la chiesa fu costruita per celebrare la liberazione del Santo Sepolcro a opera dei crociati.
Quel sabato pomeriggio, a differenza delle altre volte, notai delle persone uscire dal portone principale. Ricordavo che due delle più famose tele di Caravaggio si trovassero in quel luogo sacro e colsi l’occasione per vederle.
La basilica non è grande ma si distingue per lo straordinario apparato decorativo delle sue cappelle. Quelle più note sono la Cappella Chigi e la Cappella Cerasi. La prima, è stata disegnata da Raffaello Sanzio. Nella seconda puoi trovare “L’assunzione della Vergine” di Annibale Carracci e ai suoi lati la “Crocifissione di San Pietro” e la “Conversione di San Paolo ” di Caravaggio.
LE TELE SU SAN PIETRO E SAN PAOLO E QUALCHE CURIOSITÀ
Di certo vedere questi due capolavori su un libro e vederli dal vivo non è la stessa cosa. Le due opere di Caravaggio, senza nulla togliere alle altre, sono dei veri e propri capolavori scenici. Traspare il grande rispetto dell’artista verso la gente comune e la sua intenzione di renderla protagonista nei dipinti sacri. Questo si nota per esempio nella Crocefissione di San pietro, in cui i tre esecutori non si vedono in volto. I loro abiti, i loro movimenti e i loro piedi nudi e sporchi li trasformano, quasi, in lavoratori di strada.
La resa dei particolari di questa tela è meticolosa, basti osservare le venature del legno della croce, il piede nero di uno degli esecutori e il riflesso della luce sulle unghie del Santo. Inizialmente il dipinto doveva avere dimensioni maggiori, ma a seguito del ridimensionamento della cappella Caravaggio dovette ripensare alla grandezza della tela. Un’ulteriore curiosità è che San Pietro si fa crocifiggere a testa in giù, simbolo dell’umiltà nei confronti di Cristo da parte del santo. Il dinamismo e il realismo della scena vengono esaltati dallo sfondo buio, che contribuisce a far risaltare la figure in modo spettacolare.
Se rivolgi l’attenzione alla Conversione di San Paolo, puoi assistere alla scena in cui Saulo viene abbagliato dalla luce di Gesù che gli ordina di desistere dal perseguitarlo. La luce accecante investe il manto del cavallo che alza la zampa per evitare di calpestare Paolo, mentre uno stalliere lo trattiene per il morso. Anche in questo caso lo sfondo nero ha un ruolo fondamentale: mette in contrasto la luce accecante e il dramma interiore che vive Paolo.
CAPOLAVORI DI CARAVAGGIO DA NON PERDERE A ROMA: SAN LUIGI DEI FRANCESI
Se ti trovi a Roma e passi nelle vicinanze di piazza Navona puoi recarti alla Chiesa di San Luigi dei Francesi. La chiesa non è sempre aperta al pubblico e rispetta i seguenti orari:
- da lunedì a venerdì dalle 9:30 alle 12:45 e dalle 14:30 alle 18:30
- il sabato dalle 9:30 alle 12:15 e dalle 14:30 alle 18:30
- la domenica 11:30 alle 12:45 e dalle 14:30 alle 18:30
Questa bellissima chiesa si trova nel Rione Sant’Eustachio, non lontano dal Pantheon. Dopo il restauro della struttura costruita nel XV secolo, diventa la chiesa nazionale dei francesi a Roma nel 1582. È infatti un’esaltazione della Francia attraverso la rappresentazione dei suoi più grandi personaggi storici. Sulla facciata, per esempio, si trovano le statue di Carlo Magno e Santa Giovanna di Valois.
Passando per la seconda cappella della navata di destra, incontrai l’affresco con “Le Storie di Santa Cecilia “del Domenichino. Sull’altare vidi una copia di Guido Reni della “Santa Cecilia” di Raffaello. Nella quinta cappella della navata di sinistra, chiamata Cappella Contarelli, vidi finalmente i tre capolavori di Caravaggio. Queste opere, realizzate tra il 1599 e il 1602, sono il “Martirio di San Matteo“, “San Matteo e l’Angelo” e “Vocazione di San Matteo“.
LE STORIE DI SAN MATTEO
La cappella Contarelli prende nome dal cardinale francese Mathieu Cointrel, il quale la ricevette in affidamento come luogo di sepoltura sua e dei suoi familiari. Il cardinale, infatti, è sepolto nella cappella stessa. Il fatto che Cointrel si chiamasse Matteo lo portò alla scelta di rappresentare le storie del santo che era anche suo protettore.
- Vocazione di San Matteo: la luce che l’artista dipinge illumina una scena che si svolge al di fuori del tempo storico. Il gruppo di persone, infatti, è vestito con i costumi di inizio Seicento, mentre Gesù e San Pietro, indossano gli abiti della loro epoca. La caratteristica interessante della tela è che la luce cala sulla scena entrando non dalla finestra ma simbolicamente da più in alto di essa. Gesù indica Matteo e lo chiama a seguirlo, mentre il santo punta il dito su se stesso quasi a dire: «Proprio io?».
- San Matteo e l’Angelo: se guardi con attenzione noterai che lo sgabello su cui è appoggiato San Matteo è inclinato, quasi a simboleggiare l’impeto dell’ispirazione divina che gli trasmette l’angelo.
- Martirio di San Matteo è l’ultima tela che chiude il ciclo tematico sul santo, nonché la prima dipinta con figure a grandezza naturale. I personaggi infatti sono enormi rispetto a quelli che Caravaggio aveva dipinto fino a quel periodo, poiché le opere precedenti gli erano state commissionate per essere esposte in abitazioni private. La Cappella Contarelli rappresenta invece la prima committenza pubblica ed obbligò il maestro a misurarsi con dimensioni molto maggiori. Ciò che puoi notare nell’opera è che le figure si dispongono in un cerchio attorno al martire e al sicario, quasi ad enfatizzare la scena che si svolge al centro.
Se anche tu sei un amante dell’arte o semplicemente sei spinto dalla curiosità di scoprire qualcosa in più su Caravaggio, ti consiglio vivamente di fare un salto in queste due chiese.
Puoi visitarle entrambe facendo una bella passeggiata nel centro storico di Roma, visto che si trovano a 20 minuti di distanza l’una dall’altra. Potresti anche passare davanti alla casa dello scultore Antonio Canova e fare una piccola deviazione al Museo-Atelier dove lavorava.
E tu cosa pensi di questi 5 capolavori di Caravaggio da non perdere a Roma? Lascia un commento o condividi l’articolo con i tuoi amici!
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Luna
Bellissimo articolo veramente raro da trovare su Goggle e utilissimo per gli amanti dell’arte. Grazie per le informazioni!
Maddalena
Anche a me come a te piace moltissimo Caravaggio, per la sua genialità e anche perchè è stata una figura con una voce “fuori dal coro” all’epoca. Le prime opere le ho viste e mi sono piaciute tantissimo, mentre quelle ospitate a San Luigi dei Francesi non ancora. In compenso, quando sono stata a La Valletta sono andata a vedere la Concattedrale di San Giovanni e al suo interno hanno La Decollazione di San Giovanni Battista e San Girolamo Scrivente di Caravaggio.. bellissimi!
valeria
San Luigi dei Francesi è una delle mie mete preferite a Roma. A ogni visita mi innamoro sempre di più di Caravaggio 🙂
Valentina
Non sapevo ci fossero così tante opere di Caravaggio a Roma 🙂 me le segno perché ho in programma di tornarci presto
claudia
Brava! Poi facci sapere se ti sono piaciute 🙂
Cla
Ho studiato all’istituto d’arte e ricordo la prima volta in cui ho visitato Roma quanto ero emozionata! Vedere finalmente dal vivo opere che avevo visto solo nei libri
claudia
Come ti capisco!
rosy
Adoro Roma e ogni volta che ci torno mi piace scoprire cose nuove e devo dirti che mi hai dato parecchi spunti! A settembre ho intenzione di tornare e penso di andare sulle tracce delle opere di Caravaggio.
claudia
Grazie Rosy! Mi fa molto piacere 🙂
Roberta
Complimenti per la cura che hai messo in questo articolo. Vivo a Roma da tanti anni, ma è assurdo che non abbia ancora visto nemmeno uno dei suoi Caravaggio dal vivo. Rimedierò!
claudia
Ciao Roberta! Grazie mille per il complimento! Quando andrai a vederli dicci cosa ne pensi, ci farebbe piacere sapere le tue impressioni 🙂