
GERUSALEMME IN DUE GIORNI: TAPPE CONSIGLIATE
Sei mai stato in Israele? Io mi sono innamorata di questo paese e oggi vorrei dedicare questo articolo per consigliarti cosa vedere a Gerusalemme in due giorni. Ti parlerò sinteticamente delle tappe che ho fatto io e ti darò spunti nel caso fossi interessato a visitare questa splendida città. Nei prossimi articoli approfondirò i luoghi che mi hanno colpito di più.

Descrivere Gerusalemme e ciò che offre da visitare è veramente difficile. È una città che suscita reazioni controverse ma è da vivere, bisogna conoscerne la storia e capirla. Sicuramente è famosa per gli itinerari religiosi e spirituali che richiamano milioni di pellegrini, ma chiunque vada a visitarla per altri motivi ne rimarrà comunque colpito.
Io vi ho soggiornato quattro giorni ma oltre alla visita della città ho fatto varie gite fuori porta:
PERCHÉ VISITARLA
Luogo sacro per ebrei, musulmani e cristiani, la città vecchia di Gerusalemme esercita un forte magnetismo spirituale. Perdersi per le sue vie vuol dire ascoltare il rintocco delle campane accompagnato al richiamo del muezzin, sentire l’aroma di caffè, spezie e incenso e attraversare millenni di storia e ferite ancora aperte. Il mio consiglio: lasciati trasportare.
Le attrattive di maggior interesse turistico si trovano nella Città Vecchia che presenta la grande concentrazione di luoghi storici. Gerusalemme Est, la Città di David e il Monte Sion sono facilmente raggiungibili dalla Città Vecchia.
GERUSALEMME IN DUE GIORNI: PRIMO GIORNO
Sono arrivata a Gerusalemme di prima mattina dopo aver preso, assieme alla mia amica, l’autobus 405 che parte da Tel Aviv. Il viaggio dura 50 minuti e il costo del biglietto è di circa 18ILS.
A pochi passi dalla casa dove soggiornavamo, si trovava il Mercato Yehudah, centro di ritrovo degli abitanti di Gerusalemme per fare scorta di frutta e verdura. È una tappa da non perdere, sia di giorno che di notte quando si reinventa come zona di ristoranti e bar. Le due strade principali del mercato sono Mahane Yehuda St, all’aperto, e Etz Chayim St, il mercato coperto.
Proseguendo per la lunga Jaffa street siamo arrivate alla Porta di Giaffa. Questa è una delle sei porte fatte costruire da Solimano il Magnifico per entrare nella città. Attraversando il Quartiere Cristiano, insieme di stradine strette piene di negozi di souvenir, laboratori artiginali e bar, siamo arrivate alla prima tappa fondamentale: il Santo Sepolcro.

CITTÀ VECCHIA: BASILICA DEL SANTO SEPOLCRO
Questa chiesa fu costruita nel luogo che molti cristiani identificano con il Calvario, o Golgota, dove le Sacre Scritture narrano che Gesù venne crocifisso, morì e risorse.
Entrando nel cortile quasi nascosto tra il Quartiere Cristiano e il Quartiere Musulmano, questa Basilica sembra apparire dal nulla. Siamo state subito colpite dall’atmosfera di silenzioso rispetto che si respira e quasi abbagliate dal riflesso del sole sulla costruzione in pietra, siamo entrate a visitarla.
ATTENZIONE ALL’ABBIGLIAMENTO
Per entrare bisogna avere un abbigliamento decoroso, come per quasi tutti i posti di Gerusalemme. Le guardie sono molto severe a riguardo e non lasciano entrare persone con gambe, spalle o schiena scoperte. Il mio consiglio, soprattutto se come me ci andrai d’estate, è di portarti sempre uno scialle o una felpa appresso.

GERUSALEMME IN DUE GIORNI: IL QUARTIERE MUSULMANO
Uscite dalla Basilica del Santo Sepolcro abbiamo continuato l’esplorazione delle meravigliose stradine con in mano una squisita spremuta di melagrana. Il Quartiere Musulmano freme di vita, tra pellegrini che si fermano davanti alle stazioni della Via Crucis, commercianti che invitano ad entrare nei loro negozi e bambini che giocano per la strada. I suoni e gli odori si intensificano man mano che ci si avvicina alla Porta di Damasco. La merlatura conferisce a questa porta l’aspetto di una corona. Noi siamo state “travolte” dai fedeli che attraversavano la porta per raggiungere la moschea e abbiamo così capito che era arrivata l’ora della preghiera!
VERSO LA PORTA DEI LEONI
Proseguendo abbiamo incontrato per strada la Chiesa della Flagellazione. La tradizione cristiana colloca qui due momenti della passione di Gesù: la flagellazione e la condanna a morte. I due santuari sono annessi al convento francescano. Nel pavimento della chiesa della Condanna sono conservate alcune pietre che si dice siano risalenti al tempo di Gesù.
Uscendo dal tranquillo cortile della Chiesa, siamo arrivate alla Porta dei Leoni, la più orientale tra le porte della città, che conduce al Monte degli Ulivi. Essa è conosciuta come Porta di Santo Stefano perché nelle sue vicinanze fu lapidato il primo martire cristiano. Il nome attuale deriva da due coppie di leoni araldici scolpiti ai due lati del passaggio ad arco. Ammirando ancora qualche spaccato di vita quotidiana, ci siamo incamminate lungo Derekh Yerikho St verso l’orto del Getsemani.
IL MONTE DEGLI ULIVI
Oltre ad essere il cimitero sempre usato senza interruzioni più antico del mondo, il Monte degli Ulivi è costellato di chiese e di luoghi che commemorano gli eventi che portarono all’arresto di Gesù.
Prima di arrivare all’Orto del Getsemani abbiamo incontrato la Tomba della Vergine Maria luogo in cui, secondo la tradizione Cristiana, è stata sepolta la madre di Gesù. Proseguendo lungo la strada si arriva all’Orto e alla Basilica delle Nazioni, dove dopo una notte di preghiere avvenne l’arresto.
Per raggiungere la Cappella dell’Ascensione e il punto più alto del Monte degli Ulivi abbiamo percorso una lunga stradina in salita che costeggiava il vasto cimitero. Non è facile accorgersi della Cappella piccola e fatiscente che secondo la tradizione sorgerebbe nel luogo in cui Gesù ascese al cielo. All’interno della chiesa si può vedere quella che sarebbe l’impronta di un piede di Gesù.

MONTE SION
Prima di recarci al Muro Occidentale, decidiamo di visitare il Monte Sion. Questo gruppo di edifici si trova sull’altura che si erge a sud della Città Vecchia, oltre la Porta di Sion. È un’importante meta di pellegrinaggio per ebrei e cristiani perché si presume che vi abbia avuto luogo l’Ultima Cena e che vi sia sepolto re David.
La Tomba di re David è ospitata nella Basilica e Abbazia della Dormizione.

Dopo mezza giornata passata ad esplorare, la fame si faceva sentire! Ci siamo dovute recare nel quartiere arabo per mangiare un boccone, visto che, prese dall’emozione di visitare tante cose, si erano fatte quasi le 16. Essendo venerdì i locali della città cominciavano a chiudere per lo Shabbat e gli unici posti aperti si trovavano proprio in quel quartiere.
Per raggiungerlo siamo passate davanti al Cardo Maximum e alle Quattro Sinagoghe Sefardite. Il primo è un viale largo dotato di colonne che fu la via principale della Gerusalemme romana e bizantina. Le Sinagoghe Sefardite sono un complesso di quattro edifici sacri costruiti scavando in profondità nel terreno perché all’epoca della loro costruzione le sinagoghe non potevano essere più alte delle costruzioni circostanti.
IL MURO OCCIDENTALE
Dopo aver pranzato e aver preso un caffè in un posto che più che un bar sembrava la cucina di un amichevole signore, ci siamo recate ai controlli di sicurezza per entrare nel luogo più sacro della religione ebraica: il Muro Occidentale. Entrandovi si respira un’atmosfera vibrante, come se il tempo si fermasse. La sua importanza come meta di pellegrinaggio ebbe inizio durante il periodo ottomano, quando gli ebrei vi andavano a piangere la distruzione del Tempio, da cui deriva il nome di Muro del Pianto.
Il Muro è diviso in due parti, una accessibile agli uomini e una alle donne e da vicino è possibile vedere i rotoli di carta inseriti tra le fessure.
Al tramonto questo posto si è trasformato in una festa gioiosa di preghiere, canti e balli in occasione dello Shabbat. È stato veramente emozionante.
GERUSALEMME IN DUE GIORNI: SECONDO GIORNO
Il secondo giorno a Gerusalemme abbiamo fatto una gita in Palestina grazie al tour organizzato da Get Your Guide, di cui ti parlerò prossimamente. Al ritorno, abbiamo visitato la Chiesa di Sant’Anna dove la tradizione cristiana dice che vi nacque la Madonna. La chiesa si trova a pochi metri dalla Porta dei Leoni e si possono visitare i resti archeologici della Piscina di Betzaeta, citata nella Bibbia come il luogo in cui Cristo guarì il paralitico.
IL MONTE DEL TEMPIO
Il giorno seguente ci siamo recate alla Spianata delle Moschee, uno dei posti più contesi proprio perchè l’islam e l’ebraismo lo considerano il centro del mondo. Per i visitatori estranei alle controversie riguardanti questo luogo, il Monte del Tempio è un posto di pace e silenzio. Si tratta di una zona pianeggiante lastricata a cui si accede dopo i meticolosi controlli di sicurezza in cui è probabile che ti chiederanno di indossare degli indumenti più coprenti messi a disposizione per i visitatori. Al centro si trova la Cupola della Roccia e tutto attorno vi sono diversi edifici eretti dai Mamelucchi e la famosa Moschea Al Aqsa, visitabile solo da chi professa la fede musulmana.

CITTÀ DI DAVID E CITTADELLA
La Città di David è uno dei siti archeologici più interessanti di Gerusalemme nonché la zona più antica. Dopo la bella visita di cui ti parlerò prossimamente, ci siamo recate alla Cittadella che ci ha consentito di ammirare il panorama della città a 360° e passeggiare lungo i bastioni.

GERUSALEMME IN DUE GIORNI: ULTIME TAPPE
Nel pomeriggio ci siamo recate al Museo di Israele che offre una panoramica interessante dei cinque millenni di storia di questa Regione. Da non perdere la sezione delle belle arti e la sala dove sono custoditi i Rotoli del Mar Morto.
Dopo aver visitato il bellissimo museo siamo andate allo Yad Vashem, monumento nazionale dedicato alla memoria dei sei milioni di ebrei massacrati dai nazisti. Oltre ad accogliere una toccante esposizione, questo posto è anche un capolavoro di design.
Nel caso avessi ancora tempo ti consiglio di fare una passeggiata per gli altri quartieri di Gerusalemme, come Rehavia e Talbiyeh.
Ovviamente c’è tanto altro da visitare però spero che questo articolo ti possa servire per avere un’idea di ciò che puoi fare in un paio di giorni. A presto con altri approfondimenti!
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