CASTELLO DI MILAZZO, STORIA E LEGGENDE
Milazzo vanta tantissime bellezze sia dal punto di vista naturalistico che architettonico. Più di tutto, a spiccare per la sua imponenza e importanza storica è il Castello di Milazzo. I suoi 7 ettari lo rendono il Castello più grande della Sicilia e una delle fortificazioni più significative d’Europa.
Impossibile non notarlo, da qualunque punto si giunga, sia da mare che da terra la sua figura sorveglia a 360 gradi il territorio. Inutile dirti che la vista da lassù è mozzafiato! A Ovest la Riviera di Ponente e le Isole Eolie in tutto il loro splendore, a Nord il Promontorio di Capo Milazzo, ad est la costa sicula del messinese, e a sud la Piana di Milazzo con in lontananza la catena montuosa dei Peloritani e sua maestà l’Etna.
BREVE STORIA
Arabi, normanni, svevi, spagnoli e borboni, devo aggiungere altro?
Ognuna di queste dominazioni ha apportato importanti modifiche alla struttura originaria, regalandoci quello che ad oggi è il Castello come lo conosciamo, in tutta la sua imponenza.
Milazzo grazie alla sua favorevole posizione, fu abitata sin dal Neolitico, ma è con gli Arabi che si da vita al primo nucleo abitativo del castello sulle rovine dei colonizzatori greci e romani. A seguire i Normanni che iniziarono la costruzione dell’edificio principale, il Mastio, e gli Svevi che apportarono importanti modifiche difensive grazie a Federico II. Per finire gli Spagnoli, che con i successivi lavori che si prolungarono fino alla fine del 1800, crearono la cinta muraria più esterna conferendogli la struttura architettonica di cittadella che oggi conosciamo. All’inizio del ‘900 il Castello fu convertito in prigione fino al 1959.
COSA VEDERE AL CASTELLO DI MILAZZO
La tua visita non può che cominciare dal Borgo, dopo esserti perso tra i suoi vicoletti, le sue chiese e i suoi scorci panoramici, non ti resta che varcare il grande ingresso della suggestiva Cinta Spagnola e di addentrarti alla scoperta della cittadella.
Abbandonati ai suoni, agli odori e alla storia di questo luogo e lasciati trasportare in questo viaggio nel passato.
MUMA – Museo del mare
All’interno del Bastione Santa Maria, la prima cosa da visitare è il Museo del Mare, curato dal biologo milazzese Carmelo Isgrò. Non ti aspettare il classico museo, ma un luogo che va ben oltre.
Al suo interno, di grande impatto visivo, si trova lo scheletro del Capodoglio Siso, giovane esemplare morto a Capo Milazzo nel 2017, a causa delle reti illegali a largo delle Eolie.
La rete illegale che l’ha ucciso, insieme a tutta la plastica trovata nella sua pancia sono state riposizionate in una sala. Non so se è più d’impatto questo o lo scheletro del povero Siso.
Lo scopo è quello di fare di noi dei visitatori consapevoli e responsabili, che tutto questo non si ripeta.
DUOMO ANTICO E MONASTERO DELLE BENEDETTINE
Eretto agli inizi del 1600, oggi al suo interno completamente restaurato ospita le testimonianze archeologiche rinvenute all’interno del complesso, come monete, proiettili e bottoni… perfino la copia della famosa Gabbia di tortura di Milazzo con all’interno la ricostruzione dello scheletro di un povero malcapitato.
Continua la tua visita passeggiando tra le mura, ammirando i resti abitativi, percorrendo gli interni del Monastero delle Benedettine con la sua terrazza sulla baia del tono ed immaginando come poteva essere la vita all’interno della cittadella.
PORTA E COMPLESSO ARAGONESE, AREA ‘900, MASTIO
Prosegui la tua visita fino alla Cinta Aragonese e alla sua porta, dove svetta lo stemma dei reali di Spagna, Isabella e Ferdinando II d’Aragona.
Attraversare i bastioni della Porta Aragonese, significa immergersi nella storia antica e ritornare indietro nel tempo nella parte più antica, nel cuore pulsante del Castello.
Un tempo, un rigoglioso giardino con una fontana abbelliva la cosiddetta Area 900, subito dopo l’ingresso della Porta Aragonese.
Dall’Area 900 solo un’altra porta ci separa da un grande cortile, che fa parte del Complesso Aragonese, con al centro un pozzo e lungo il perimetro numerose celle che rendono il tutto davvero d’impatto. Ti sarà anche possibile visitarne qualcuna dall’interno.
Da qui è possibile continuare la visita verso la Sala del camino, di epoca sveva e la Torre Normanna, il cosiddetto Mastio.
Il Mastio è la parte più antica e più importante della cittadella. Una scala esterna ti condurrà fino al belvedere e la vista, arrivati in cima, è da togliere il fiato… la Piana di Milazzo, i due golfi, il mare, le Eolie e l’Etna, tutto sotto i tuoi occhi che non saprai da quale parte guardare prima.
Inutile dirti che visitarlo al tramonto ti lascerà senza parole!
MITI, LEGGENDE E SIMBOLI DEL CASTELLO DI MILAZZO
Passeggiando all’interno del Castello non potrai fare a meno di notare cinte murarie, stemmi, botole, gabbie… un’aura di mistero circonda l’intera zona e come tutti i castelli che si rispettino non possono mancare delle leggende.
Secondo la tradizione, la dimora di Polifemo si trova proprio a Milazzo, nella rocca in cui campeggia il Castello, posta di fronte le Isole del dio Eolo.
La leggenda più famosa, tramandata di generazione in generazione è quella della Monaca.
Si narra che una giovane di buona famiglia, si sia innamorata follemente di un soldato. Scoperta dalla famiglia che non approvava questa relazione fu costretta alla clausura in un convento per prendere i voti. La giovane trova lo stesso il modo per incontrare il suo amato, e scoperta nuovamente fu punita e murata viva all’interno del Monastero.
Si dice che il suo fantasma si aggiri tutt’ora tra i vicoli del Castello mostrandosi ai turisti! Se sarai fortunato magari riuscirai ad incontrarla…
Su uno dei muri che guardano verso il Promontorio, nel punto astronomico da cui sorge il sole il 21 giugno, c’è un disegno di uno scarabeo realizzato con pietre laviche la cui origine è poco nota.
Si dice che inizialmente fossero solo degli occhi che sorvegliano e vigilano sulla città. C’è chi dice che si tratti di un portafortuna, motivo per cui il Castello non fu mai espugnato e chi gli da un valore decorativo.
Chissà se tu riuscirai a trovarlo…
Non puoi passare da Milazzo e andar via senza aver visitato le sue bellezze. Mare, panorami mozzafiato, tramonti indimenticabili, sentieri naturalistici, buon cibo…
Per questo ti consiglio di leggere l’articolo Milazzo tra mare e cultura.
Valentina
Un posticino estremamente suggestivo, adoro queste foto! Mi è proprio venuta voglia di visitare Milazzo, il suo castello e i suoi dintorni, dev’essere bellissimo farlo all’ora del tramonto!
Stefania
Mamma mia che cosa mi sono persa… amante come sono dei castelli questo mi manca all’appello purtroppo! Dovrò presto provvedere ? la foto più suggestiva che mi ha lasciato senza fiato?! Assolutamente la porta aragonese al tramonto ?