STREET ART IN ITALIA: 8 LUOGHI DA NON PERDERE
Ormai saprai quanto mi piace viaggiare andando alla ricerca di itinerari alternativi e luoghi insoliti. Quello che ti propongo oggi è un viaggio alla scoperta della street art in Italia, che da Nord a Sud inonda di colore il nostro Bel Paese. Per fare questo tour lungo lo stivale ho chiesto aiuto alla community delle Travel Blogger Italiane. Grazie a loro andremo alla scoperta di 8 luoghi considerati ormai dei veri e propri musei a cielo aperto.
DOVE VEDERE LA STREET ART IN ITALIA
CIBIANA, TRA STREET ART E MUSEI IN ALTA QUOTA
Iniziamo questo viaggio della street art in Italia con Silvia di Bagaglio Leggero che ci porta in Veneto.
Una premessa è d’obbligo: niente street art a colpi di bombolette spray… a Cibiana i murales sono veri e propri affreschi. E i muri del paese ne sono tappezzati.
Ma facciamo un passo indietro. Cibiana di Cadore è un paesino delle Dolomiti bellunesi. Un tempo noto per la fiorente attività dell’industria del ferro, è stata colpita nel secondo dopoguerra dallo spopolamento tipico delle zone montane. Si emigrava verso la Germania, verso la pianura, verso le città… verso tutto ciò che potesse permettere un’entrata economica per la famiglia.
Ed è così che nel 1980 il direttore della proloco di Cibiana Osvaldo Da Col e l’artista Vito Calabrò decisero di ridare lustro al paese proprio grazie all’arte.
L’idea piacque e artisti da tutto il mondo dedicarono il loro estro e la loro creatività alla decorazione dei bellissimi tabià in legno di Cibiana. Negozi, ristoranti, case: tutti i muri divennero tele sulle quali imprimere la storia di questa valle. Furono così recuperati mestieri, tradizioni e storie che si stavano perdendo, regalando loro il dono dell’eternità.
Passeggiare tra le strette vie di questo paesino alla ricerca degli oltre 50 murales significa immergersi in un’epoca che sembra ferma nel tempo. Le attività commerciali, la casa del fabbro, il mulino, ma anche le leggende e le storie di una montagna che non dimentica… Ma se pensi che l’arte sia finita qui ti sbagli di grosso. Subito sopra al paese di Cibiana ti consiglio di fare una bellissima escursione verso il Monte Rite. Oltre ad essere una meravigliosa terrazza panoramica sulle Dolomiti, in cima al monte sorge il Messner Mountain Museum. Una costruzione avveniristica di ferro e vetro, un museo dedicato all’alpinismo. Street art e musei in alta quota? A Cibiana si può!
LA PIAZZETTA DEGLI INGANNI DI SAN GIOVANNI IN PERSICETO
Cominciamo la discesa lungo lo Stivale con Valentina di Travelling with Valentina che ci fa conoscere un borgo in Emilia-Romagna.
In provincia di Bologna si trova un comune divenuto noto proprio grazie ai suoi murales. Si tratta di San Giovanni in Persiceto la cui Piazzetta Betlemme, una delle zone più degradate del paese fino alla fine degli anni ’70, è stata trasformata in un’accogliente piazza colorata ricca di murales. Il merito va allo scenografo vicentino Gino Pellegrini, artista particolarmente conosciuto e apprezzato oltreoceano per aver collaborato alla realizzazione di film di grande successo, quali Mary Poppins o La spada nella roccia.
Agli inizi degli anni ’80, infatti, Piazzetta Betlemme venne scelta come luogo per ospitare una manifestazione dedicata al cinema comico. Gino Pellegrini venne ingaggiato per abbellire le pareti stinte delle case che si affacciano sulla piazza. Con un pizzico di fantasia, l’artista decise di riprodurre in grande scala animali e ortaggi utilizzando la tecnica del trompe-l’oeil (letteralmente “inganna l’occhio”, poiché inganna l’osservatore facendo risultare tridimensionale ciò che in realtà è bidimensionale) e così la Piazzetta Betlemme venne presto soprannominata Piazzetta degli Inganni.
Passeggiando per la piccola Piazzetta, dove sono tuttora visibili i murales dell’artista ben conservati, si ha come l’impressione di entrare in un cartone animato, proprio come Mary Poppins quando insieme ai bambini Michael e Jane e al simpatico spazzacamino salta dentro ai dipinti e inizia a vivere molte avventure divertenti.
Grazie alla sua creatività Pellegrini è riuscito a trasformare questo luogo inizialmente degradato, in una piazza degna di interesse dimostrando che “la pittura può cambiare le cose in punta di piedi”.
Se vuoi approfondire le opere di questo borgo, ti suggerisco di leggere il suo articolo sui murales di San Giovanni in Persiceto.
IL BORGO DIPINTO DI DOZZA
Rimaniamo in Emilia-Romagna, questa volta alla scoperta di Dozza con Federica di My Travel Planner.
Dozza è forse uno dei più bei borghi dipinti italiani. Dal 1960, anno in cui vennero dipinti per la prima volta i muri, più di 200 artisti italiani e non, hanno lasciato il loro contributo. Si tratta di artisti molto quotati, quali Aligi Sassu, Omar Galliani, Gino Pellegrini, Tellas e tanti ancora che hanno trasformato Dozza in un vero museo a cielo aperto!
Ciò che lo distingue anche dagli altri borghi dipinti è che si tratta di un museo in continua evoluzione. Vi si tiene infatti la “Biennale del muro dipinto” che ha luogo in tutti gli anni dispari a settembre. È molto interessante visitare Dozza proprio durante la biennale perché gli artisti eseguono le loro opere alla presenza del pubblico. Cosa piuttosto rara per gli artisti di murales e street art.
Un’altra cosa che distingue molto questo borgo dipinto è che le opere vengono ideate proprio per uno specifico spazio in un palazzo o in una abitazione. I dipinti infatti si adattano all’andamento delle linee architettoniche, girano intorno ad archi e finestre, si appoggiano alle porte. È una vera e propria comunione fra arte e tessuto urbano!
Da visitare anche la “Pinacoteca del muro dipinto” nella Rocca Sforzesca, dove troverai tutte le bozze preparatorie delle opere ed anche alcuni dipinti che sono stati staccati dai muri perché si stavano deteriorando.
Da qualche anno poi, anche nella frazione di Dozza, Toscanella, troverai diverse opere di street art e graffiti di artisti molto famosi.
Aggiungo che la posizione di Dozza fra le colline è molto bella e che si mangia e beve davvero molto bene. Insomma, sono sicura che non rimarrai deluso da questo bellissimo borgo!
Non perderti l’articolo completo di Federica su Dozza e Toscanella!
BORGO SAN GIULIANO, UNA RIMINI INSOLITA
Luna di Lupi in giro ci porta alla scoperta di un volto nuovo di Rimini.
Pensate che Rimini sia solo movida e divertimento? Sbagliato! A pochi passi dal centro storico, poco oltre allo storico Ponte Tiberio, si nasconde un luogo di ristoro e semplicità. Qui, a Borgo San Giuliano, ci si immerge in una Rimini diversa, rilassante e accogliente, dove gli affascinanti murales colorati diventano testimonianza di storia e cultura.
È da viale Tiberio che si imbocca una quasi impercettibile viuzza laterale, Via Marecchia, per entrare in un altro mondo. Cavallucci marini, cartoline improbabili inviate alla mamma, balene che si tuffano in una casa, animano magicamente i muri di Borgo San Giuliano.
Iniziò tutto nel 1979, quando il comune espresse la volontà di radere al suolo il tranquillo borgo di marinai e pescatori. Gli abitanti, contrariati e toccati nell’animo, risposero con una grande festa, per esaltare al massimo la tradizione del borgo. Ci riuscirono, e da allora, cominciarono a dipingere i muri delle loro case, in segno di gioia e vittoria.
Ma sapete perché Borgo San Giuliano oggi è così particolarmente affascinante e diverso da tutti gli altri paesini di murales? Un particolare personaggio del cinema, originario di Rimini, vi era affezionato. Si tratta di Federico Fellini, che portando nel cuore il Borgo, animò spesso le scene dei suoi film con le suggestioni di Borgo San Giuliano. E il quartiere di Rimini, per onorarlo, decora le viuzze con i personaggi più celebri del cinema felliniano: Gelsomina, Ivo Salvini, e il passionale bacio de “La dolce vita”
Se vuoi saperne di più, ti consiglio di leggere il suo articolo completo su Borgo San Giuliano.
CASOLI, IL PAESE DEI GRAFFITI
Continuiamo il giro della street art in Italia spostandoci in Toscana con Sabrina di Il Mio Mondo Libero.
In Toscana, nel comune di Camaiore, provincia di Lucca, a meno di mezz’ora dalle spiagge della Versilia, si trova un piccolo ma affascinante paesino famoso per i numerosi murales che ne adornano le case e le strade: Casoli, il paese dei graffiti!
Di questo piccolo borgo, immerso nella natura incontaminata delle Alpi Apuane, si innamorò, attorno alla metà del 900, l’artista siciliano di fama mondiale Rosario Murabito che qui decise di venire a vivere con la moglie.
Murabito realizzò a Casoli, nella piazza principale, un meraviglioso graffito e da quel momento, seguendone l’esempio, moltissimi artisti presero a donare operei al borgo trasformandolo così nel tempo in un vero e proprio paese dei graffiti.
Oggi non vi è edificio a Casoli che non sia abbellito da un murales, grande o piccolo che sia. Rappresentano scene di varia natura, passando dai temi sacri e classici, a scene di vita del paese a ritratti di personaggi più o meno importanti della piccola comunità.
La casa di Murabito è oggi una casa museo parzialmente visitabile e nel borgo si svolge da molti anni, nel mese di Settembre, anche la manifestazione “Sgraffiti a Casoli”, nata in omaggio dell’artista e dedicata alla street art.
Casoli è raggiungibile tramite la A12, uscita Viareggio Camaiore. Da Camaiore basta poi seguire le indicazioni per Casoli.
ORGOSOLO E LA STREET ART SARDA
Facciamo un salto in Sardegna con Annalisa de I viaggi di Liz.
Orgosolo è un borgo della Barbagia, in Sardegna. È rinomato per i suoi oltre duecento murales dipinti tra i vicoli del centro antico e moderno. Murales con grida di rivolta, con denunce sociali e politiche, con omaggi a personaggi della storia e del borgo stesso, con riferimenti a fatti storici accaduti.
Difatti le terre orgolesi all’epoca stavano per essere espropriate ai pastori, per essere adibite a basi militari. Tutti gli abitanti si ribellarono pacificamente occupando le terre, e vinsero la battaglia.
Nel 1975 è stato proprio un professore di storia dell’arte con i suoi allievi a voler iniziare a raccontare la storia locale (e poi nazionale) sulle mura di Orgosolo.
I MURI D’AUTORE DI SALERNO
Valeria de I viaggi di Vale ci porta alla scoperta della sua Salerno.
Salerno è una città molto interessante dal punto di vista artistico. Oltre a numerosi musei e luoghi d’arte, vanta la presenza di diverse strade e quartieri in cui a farla da padrona è la street art.
A partire dal 2014 Salerno si è trasformata in un museo a cielo aperto grazie all’iniziativa chiamata “Muri d’autore”. Con l’obiettivo di riqualificare alcuni quartieri più nascosti e emarginati, sono giunti in città diversi artisti nazionali e internazionali, riportando sui muri diverse poesie di Alfonso Gatto.
I “Muri d’autore” si trovano in diversi punti della città ma la più alta concentrazione di murales è presente nel Rione Fornelle, quartiere in cui nacque Alfonso Gatto. Questa zona è stata da sempre abitata da persone di umile origini, soprattutto pescatori. L’arte è diventato uno strumento di integrazione per gli abitanti delle Fornelle, consentendo agli artisti di dipingere le mura delle proprie case coi versi del poeta. In segno di riconoscenza, i writer hanno dedicato un’intero murales alle donne del quartiere, bene visibile sulla facciata di uno dei palazzi più alti. I murales di Rione Fornelle attingono a piene mani alla storia millenaria di Salerno: la testa di Apollo, reperto simbolo del Museo Archeologico Provinciale e opera dello street artist Carlos Atocha, domina infatti a facciata di un palazzo all’ingresso di via Fusandola.
Salerno ha la fortuna di ospitare uno dei lavori di Jorit Agoch, il writer che raffigura la tribù umana. Nel 2019 l’artista partenopeo ha disegnato il volto di Trotula de’ Ruggiero, prima donna medico della Scuola Medica Salernitana, figura leggendaria per la storia della città.
DIAMANTE, TRA MURALES E PEPERONCINI
Concludiamo questo tour della street art in Italia con Arianna di Tropical Spirit che ci porta in Calabria.
Diamante la città dei nasi all’insù tra arte e peperoncino. Tra i numerosi borghi della Calabria, nella Riviera dei Cedri sulla costa tirrenica, sorge un borgo marinaro il cui nome è già significativo, Diamante. Una vera gemma nel panorama calabrese, la città dei murales e del peperoncino così definita.
Ogni vicolo, ogni strada, ogni angolo è infatti adornato con splendidi murales. Una bella riqualificazione della città a opera di un pittore milanese, Nani Razzetti che nel 1981, con l’appoggio dell’Amministrazione Pubblica, chiamò al lavoro più di 80 artisti italiani e stranieri per iniziare un progetto di abbellimento della città. La città dei nasi all’insù la definì, basta infatti alzare lo sguardo per ammirare queste splendide opere.
Da allora costantemente tanti ne sono stati aggiunti, altri restaurati. Sono poi sorte varie iniziative legate all’arte come l’operazione street art OSA che nel 2017 ha creato un vero e proprio festival di street art portando molti artisti famosi a dipingere le strade della città.
Oggi Diamante è realmente una galleria d’arte a cielo aperto, più di 300 murales sono attualmente nel centro storico. La maggioranza raccontano scene di vita della città e della regione: i pescatori con il pesce raccolto, la donna che sistema il pane, il pastore calabrese, il peperoncino tanto utilizzato nella cucina, il mosaico che racconta la storia della Calabria.
Quelli recenti trattano temi più attuali come la migrazione, la condizione della donna, la violenza sulle donne, il conflitto interiore. Come sempre la pittura riesce a esprime i più grandi sentimenti e temi umani.
Questo antico paesino di pescatori ha saputo quindi conservare il tipico fascino marinaro fatto dalla salsedine che consuma i palazzi, dalle case arroccate sul promontorio a picco sul mare, dagli stretti vicoli così colorati e dipinti sempre adornati dal peperoncino appeso. Un museo a cielo aperto da non perdere in Calabria!
Se non l’hai ancora fatto e vuoi continuare il tour della street art in Italia, ti consiglio di leggere il mio articolo sulla street art in Sicilia!
Ringrazio le ragazze della community delle Travel Blogger Italiane per aver partecipato. Il nostro giro della street art in Italia per ora termina qua. Speriamo di averti portato un po’ di colore in questa giornata.
Stefania
Dozza e Salerno sono le uniche che conosco per i caratteristici murales! In Piemonte ti consiglio la borgata di Usseaux, in Val Chisone, e il quartiere Campidoglio a Torino.
alessia
Non conoscevo la borgata di Usseaux! Ti ringrazio di averla menzionata… Me la segno!
Silvia The Food Traveler
Tra queste destinazioni conosco solo Dozza e Borgo San Giuliano, però solo di “fama” – purtroppo non ci sono mai andata. Mi ispira molto la piazza di San Giovanni in Persiceto, che per qualche strana associazione di idee mi ha fatto venire in mente il borgo di montagna di Vernante, qui in Piemonte, noto per i murales a tema Pinocchio. E mi hai dato tante idee per qualche gita fuori porta!
Valentina
Super interessante questo articolo! Dei posti citati al momento ho visitato solo Dozza e Borgo San Giuliano… Voglio a breve andare a San Giovanni in Persiceto (non abito molto lontano da questo paese), e quando passerò dal Cadore ho deciso che farò una tappa a Cibiana!
Monica
La steet art mi piace molto, la guardo con molto interesse nel corso dei miei viaggi. Mi sono innamorata di Diamante e hai ragione, i murales sono stupendi.
Federica Assirelli
Io adoro la street art e, appena ne ho l’occasione, vado sempre in cerca di nuovi murales da vedere. Delle località che indicano le altre Travel Blogger Italiane alcune le ho già visitate, altre sono in lista da un po’. Non avevo invece mai sentito parlare di Casoli e Cibiana…la mia lista si allunga!! Grazie dell’ospitalità!
Giorgia
Un altro luogo da non perdere è sicuramente Sant’Angelo, soprannominato “il paese delle fiabe”. Qui ci sono tantissimi murales coloratissimi, i cui soggetti principali sono i personaggi delle fiabe! Davvero splendido!!
alessia
Ho visto delle foto e sembra di essere catapultati davvero nelle fiabe!
Valentina
Bellissimo articolo 🙂 Sono molto contenta di aver partecipato a questa iniziativa e di aver scoperto tanti bei luoghi sparsi in Italia ricchi di Street Art 🙂
Cla
Che bello ? ! Adoro la street art. Grazie per tutti questi consigli su dove vedere murales in Italia. Non vedo l’ora di ripartire per andare alla scoperta .
Veronica
Adorando la street art e il significato che può esserci dietro i murales di un borgo, questo articolo è stato davvero interessantissimo da leggere. Ho potuto vedere dal vivo solo Orgosolo, che mi ha colpita nel profondo, e Salerno. Mi segno tutti gli altri, sperando di poterli visitare presto.
Raffaella
Come vorrei poterci andare di persona. In questo periodo guardare muri dipinti mi farebbe davvero bene al cuore. Ottimi i suggerimenti dei free tour: non sapevo ci fosse anche quello della street art.
paola
Bellissimi! Conoscevo i borghi emiliani, ma gli altri sono ottimi spunti per organizzare lunghi weekend o vacanze. Grazie per avermi fatto viaggiare a colori, in zona rossa.
Arianna
Grazie Alessia per l’opportunità è stato un piacere raccontare e ho scoperto comunque nuove località ricche di colore da visitare!
Silvia | Bagaglioleggero
Cambiano le ambientazioni, le dimensioni, i significati e persino le epoche, ma l’arte di strada rimane sempre un’incredibile espressione di vita. Ti ringrazio per avermi fatta partecipare a questo affascinante viaggio tra colori e culture…
valeria polverino
Grazie mille Alessia per avermi dato la possibilità di raccontare e far conosce il progetto Muri d’Artista di Salerno!