ALL’EPOCA DI LEONARDO DA VINCI: L’ULTIMA CENA
Il Cenacolo Vinciano o Ultima Cena di Leonardo Da Vinci, è una delle opere più significative del Rinascimento italiano e una tra le più conosciute. La considero una tappa fondamentale per gli amanti dell’arte e per chi si trova a Milano anche solo per pochi giorni. Dopo una breve introduzione alla storia dell’opera ti porterò indietro nel tempo, per permetterti di immaginare come potesse apparire il refettorio all’epoca di Leonardo Da Vinci.
L’ESPERIMENTO DI DA VINCI
L’ingresso per il Cenacolo Vinciano si trova sul piazzale della chiesa di Santa Maria delle Grazie, proprio di fronte alla Vigna di Leonardo.
L’artista portò a termine l’opera tra il 1495 e il 1497, che gli fu commissionata dal Duca di Milano, Ludovico il Moro: le tre lunette sulla parte superiore della scena, infatti, raffigurano gli stemmi della famiglia.
Leonardo Da Vinci realizzò questo grande murale come un ideale proseguimento dello spazio dell’antica mensa dei Domenicani. Non utilizzò la tecnica dell’affresco ma sperimentò la pittura a tempera: probabilmente velata in alcuni punti con pittura ad olio, il tutto steso su due strati di preparazione gessosa. Ciò gli permetteva di riprendere continuamente quello che aveva già dipinto, a differenza dell’affresco che richiede un’esecuzione rapida e veloce da effettuare prima che lo strato di intonaco asciughi.
Il suo esperimento, purtroppo, ha creato problemi di conservazione già dopo un ventennio dal completamento dell’opera. Da allora la sua storia è una trafila di continui restauri.
ALL’EPOCA DI LEONARDO DA VINCI
Solitamente i biglietti vanno a ruba subito dopo l’apertura delle vendite. Appena ho trovato un turno libero non ho esitato a prenotare il mio posto. Anche se era il primo ingresso alle 8.00 del mattino posso assicurarti che mi ha fatto iniziare la giornata in modo diverso!
Ho sentito persone che ne sono rimaste un po’ deluse. Forse perché a volte le immagini di alcune opere ci bombardano. Vengono usate per scopi pubblicitari e una volta che ce le troviamo davanti non proviamo quella sorpresa che ci aspettavamo. O forse lo stupore è proprio questo. Nell’attesa ci costruiamo noi una storia tutta nostra attorno al soggetto che ci incuriosisce, e ciò lo rende ancora più accattivante.
In ogni caso, un consiglio che mi sento di dare è quello di immaginarti come potesse essere stato il refettorio all’epoca di Leonardo Da Vinci. Magari con i frati seduti ai tavoli, circondati dai quattro arazzi ancora perfettamente integri fissati sotto un soffitto a cassettoni. Con la luce che scendeva dalle tre finestre che anticamente erano presenti in fondo, in alto a sinistra.
Soffermati sulla caratterizzazione di ciascun personaggio. Dopo l’annuncio del tradimento ognuno ha una propria reazione che si esprime nella postura, nei gesti e nell’espressione del viso. Quei moti d’animo che tanto piacevano all’artista e che rendono le sue opere intriganti.
Per non parlare dell’affresco sulla parete opposta: “la Crocifissione di Cristo” di Donato Montorfano. Meno conosciuto ma altrettanto maestoso, ti permetterà di mettere la ciliegina sulla torta a questo tuo viaggio nel passato.
Dopo questa visita ti consiglio di fare un giro per l’adiacente Vigna e gli interni della Casa degli Atellani, dove Leonardo risiedeva. Un modo meraviglioso per concludere la tua giornata all’insegna della cultura.
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Pietro Sottile
Bellissimo!!! Non vedo l’ora di andare a visitarlo. Potrei chiederti informazioni su come acquistare i biglietti?
claudia
Grazie!!? Certo! Puoi andare sul sito ufficiale: cenacolovinciano.vivaticket.it
Qui puoi vedere i giorni disponibili (in verde) e gli orari! Puoi pagare direttamente online. Il giorno della visita basta che ti rechi alla biglietteria almeno 20 minuti prima dell’orario in cui hai prenotato per farti dare i biglietti cartacei ?
Marika
Bello ? la tua descrizione invoglia a visitarlo…spero di ammirarlo di persona al più presto ??
claudia
Grazie!! Sono contenta che ti sia piaciuto 🙂