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parco respirart

Amo andare alla scoperta di parchi d’arte immersi nella natura. Soprattutto se questi parchi si trovano in alta quota e sono tra i parchi d’arte più alti al mondo. Era da un po’ di tempo che il parco RespirArt era nella mia lista di cose da vedere e finalmente ci sono riuscita.

Quest’estate in Sicilia ho visitato la più grande opera di Land Art al mondo e il parco della Fiumara d’Arte. Questa volta cambiamo completamente zona e andiamo dall’altra parte dell’Italia, in Trentino, immersi e circondati dallo splendido scenario del Patrimonio UNESCO delle Dolomiti.

opere respirart
Harmonia

RespirArt è il parco d’arte più alto al mondo, ed è uno dei 5 Land Art del Trentino che comprendo:

  • ARTE SELLA in Valsugana
  • LEDRO LAND ART in Val di Ledro
  • BOSCOARTE a Comano
  • IL RESPIRO DEGLI ALBERI in Alpe Cimbra

Vivere la natura per gli appassionati d’arte non è mai stato cosi bello! Una vera e propria galleria d’arte a cielo aperto tutta da scoprire: spazi immensi, montagne, aria pura, la natura che ti circonda ad ogni angolo, ecco perché mi piace il concetto di Land Art. Opere d’arte che vivono e si fondono con la natura.

COME RAGGIUNGERE IL PARCO RESPIRART

RespirArt si trova in Val di Fiemme a Pampeago, a 2200 m s.l.m.

Per arrivarci bisogna lasciare l’auto a Pampeago e proseguire in seggiovia direzione Rifugio Monte Agnello. Il biglietto costa 10 euro andata e ritorno. Per me, donna di mare, era la prima volta che prendevo una seggiovia e dato che soffro di vertigini non è stato molto piacevole. La salita dura 10 interminabili minuti, se come me l’idea ti terrorizza basta non guardare giù e il gioco è fatto! Ormai ero arrivata fino a li non potevo non proseguire!

Se invece sei un esperto “scalatore” o semplicemente hai voglia di fare una lunga passeggiata, c’è anche l’opzione salita a piedi. Buona fortuna!

Diciamo che tra camminare fino in cima e superare una “paura” ho preferito la seconda opzione.  

PARCO D’ARTE RESPIRART: COSA VEDERE

val di fiemme
Mediterraneo

Arrivati in cima, il tuo sguardo non può che perdersi tra le montagne e il verde dei prati. Opere sparse qua e la completano il paesaggio e si integrano perfettamente con il territorio. La filosofia del parco è di lasciar andare le opere al mutamento della natura. Ogni installazione è sottoposta agli agenti atmosferici che con la loro azione le plasmano, completandole e generando nuove forme.

LE OPERE

Respirart nasce nel 2011, grazie all’aiuto di artisti locali e internazionali e conta 30 opere, 2 delle quali realizzate quest’estate. Puoi interagire con esse, passeggiarci accanto, toccarle, ovviamente tutto nel rispetto delle installazioni.

È un itinerario circolare di 3 km, formato da opere ricche di significato, che si sviluppa tra 2000 e 2200 m, perciò troverai numerosi tratti in salita e discesa.

Lo sfondo unico e suggestivo del Monte Latemar ha fatto si che la mia opera preferita fosse sicuramente NATURA VIVA di Mauro Lampo Olivotto, un quadro interattivo che incornicia la sacralità della natura.

parco respirart
Natura Viva

Altre opere che meritano di essere viste sono:

  • VEDO NON VEDO di Luca Prosser – Rappresenta un occhio che con il suo sguardo commosso ammira la natura circostante
  • CONVERSAZIONI VIRTUALI di Pergiorgio Doliana – Sedie che rappresentano e ricordano con nostalgia le conversazioni di un tempo, fatte di sguardi e parole.
  • MESSA A FUOCO SUL LATEMAR di Marco Nones – Quest’opera ha un doppio significato. Messa a fuoco verso il Latemar e messa a fuoco come legna pronta da ardere.
  • MIND’S EYE di Olga Ziemska – Ogni cellula umana viene rappresentata da legni, mentre la mente lasciata vuota è focalizzata sulla natura in movimento. L’artista racconta che l’uomo nei confronti della natura e delle bellezze che lo circondano si pone come osservatore statico, quando invece è egli stesso natura in movimento.
parco respirart
Conversazioni virtuali

PIC NIC AD ARTE

Da quest’anno è nata l’iniziativa del Pic Nic ad Arte.

I luoghi dove poter acquistare i cestini da gustare sul prato o sulle panchine artistiche sono due. Lo Chalet Caserina che propone menu Trentino ed Italiano con i suoi cesti a tema arte: Caravaggio, Modigliani, Giotto e Arcimboldo per vegetariani. Il Rifugio Monte Agnello propone panini e tramezzini artistici: Fontana, Ligabue e Segantini. Tutti accompagnati da dolci e frutta.

Penso che l’idea sia davvero interessante per permetterti di vivere al meglio questa esperienza.

pic nic ad arte
Pic nic ad arte del Rifugio Agnello

Il Parco Respirart è il luogo perfetto per vivere una giornata diversa all’insegna dell’arte e natura, 2 concetti diversi tra loro ma che insieme si completano perfettamente.

Adesso non mi resta che visitare anche gli altri parchi!

Anche tu sei amante dei Land Art? Quali parchi ad arte hai visitato? Raccontacelo nei commenti!

Comments:

  • 9 Aprile 2021

    Che spettacolo! Ho visitato ArteSella ma non conoscevo RespirArt e adesso che ho letto il tuo articolo e visto le tue meravigliose fotografie non vedo l’ora di andarci. Aspetto che facciano di nuovo muovere tra la provincia di Bolzano e quella di Trento e vado immediatamente! Grazie per i consigli.

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  • 7 Ottobre 2020

    Una bellissima iniziativa per valorizzare il territorio e dare un motivo in più alle persone per entrare in contatto con la natura ed avvicinarsi all’arte, da alla visita un valore aggiunto.

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  • 5 Ottobre 2020

    Credo che combinare arte e patrimonio naturale siano la scelta vincente per un Paese come il nostro e per valorizzare territori anche in maniera alternativa. Altri territori dovrebbero fare loro questo esempio e metterlo in pratica!

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  • 28 Settembre 2020

    Io conoscevo solo Arte Sella che è sulla mia lista di viaggi da un po’. Grazie quindi per avermene fatti scoprire altri dato che mi piace tantissimo l’unione di arte contemporanea e meraviglie della natura! Me li segno tutti!

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  • 25 Settembre 2020

    Quando ho aperto il tuo blog mi ha colpita la foto dell’enorme cornice in questo post. A seconda di dove si posizionano le persone penso che queste possano entrare a far parte della visuale e quindi diventare dei coprotagonisti (se si pongono fra la cornice ed il panorama di sfondo) oppure essere semplici osservatori (se al contrario si pongono di fronte alla cornice quasi fosse un quadro da ammirare).
    Il connubio arte-natura mi incuriosisce molto. Il paragone con il bel Parco Respirart non regge però il tuo post mi ha fatto venire in mente una camminata che faccio ogni tanto dalle mie parti e che passa in prossimità della casa di uno scultore che dissemina ed espone le sue sculture lignee nel giardino di casa. Ebbene non ti nascondo che quando passo di li butto un occhio alla ricerca dell’ultima sua creazione oppure del ceppo di legno che sarà poi trasformato in una scultura.
    R.

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